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Mappa Concettuale - DEMOCRAZIA CRISTIANA VS PARTITO COMUNISTA: chi guiderà l’ITALIA?

Dalle macerie della Seconda Guerra Mondiale nasce una nuova Italia, ma il paese deve affrontare una sfida immensa: costruire una democrazia dopo vent’anni di dittatura fascista. Le forze politiche si organizzano, cercando di conquistare la fiducia di un popolo affamato di cambiamento. Chi riuscirà a emergere in questo nuovo panorama? La scena politica del dopoguerra si popola di vecchie e nuove realtà. Il Partito Comunista Italiano, guidato da Palmiro Togliatti, sfrutta il suo ruolo nella Resistenza per proporsi come forza di governo, mantenendo però il suo legame con l’Unione Sovietica. A contrastarlo c’è la Democrazia Cristiana di Alcide De Gasperi, sostenuta dalla Chiesa e dalla borghesia moderata. Intanto, il Partito Socialista di Pietro Nenni si divide tra chi guarda ai comunisti e chi cerca una via più riformista. Accanto ai tre grandi blocchi ci sono il Partito Liberale, legato alla vecchia classe dirigente prefascista, il Partito Repubblicano, apertamente antimonarchico, e il Partito d’Azione, che con le sue idee riformiste fatica però a conquistare consenso. La destra, inizialmente senza una chiara rappresentanza, inizia a riorganizzarsi e nel 1946 nasce il Movimento Sociale Italiano (MSI), pronto a raccogliere l’eredità del passato regime. Ma la sorpresa del dopoguerra è il Fronte dell’Uomo Qualunque, un movimento populista fondato da Guglielmo Giannini, che si presenta come l’alternativa ai partiti tradizionali e raccoglie l’appoggio della borghesia spaventata dall’ascesa della sinistra. Tuttavia, il suo successo è effimero: alle elezioni del 1948 scompare dalla scena politica. Nel frattempo, anche i sindacati si riorganizzano. Nel 1944 nasce la CGIL, con l’intento di unire tutte le sigle sindacali sotto un’unica bandiera, ma le tensioni tra le diverse anime politiche al suo interno la renderanno presto un campo di battaglia. L’Italia del dopoguerra è un paese diviso, in bilico tra il passato e il futuro, tra la tentazione rivoluzionaria e la necessità di stabilità. Dopo anni di dittatura, sarà il popolo a decidere il proprio destino. Ma chi guiderà la nazione in questo momento cruciale? E il paese sarà davvero pronto per la democrazia?

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Tópico L'Italia Repubblicana

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