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Mappa Concettuale - REFERENDUM 1946: l’ITALIA tra MONARCHIA e REPUBBLICA

Dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia è finalmente libera, ma il paese è ancora in bilico: monarchia o repubblica? Il destino della nazione si gioca nelle urne con il referendum del 2 giugno 1946, in un’Italia divisa tra Nord e Sud, tra passato e futuro. Chi guiderà la neonata democrazia?

Nel 1944, con la liberazione di Roma, nasce il governo Bonomi, sostenuto dal Comitato di Liberazione Nazionale. Ma la politica italiana è instabile: nel 1945 Ferruccio Parri prova a riformare il paese, ma il suo governo dura pochi mesi. A sostituirlo è Alcide De Gasperi, leader della Democrazia Cristiana, che segna una svolta moderata e prepara l’Italia alle prime elezioni della sua storia repubblicana.

Il 2 giugno 1946 è una giornata storica: gli italiani, comprese per la prima volta le donne, scelgono tra monarchia e repubblica. Il risultato è chiaro: la Repubblica vince con un margine di due milioni di voti, segnando la fine della monarchia sabauda. Umberto II lascia il paese e il liberale Enrico De Nicola diventa Capo provvisorio dello Stato. Ma il voto rivela un'Italia ancora divisa: al Nord trionfa la Repubblica, mentre al Sud prevale la monarchia, una spaccatura che si rifletterà nel futuro del paese.

Oltre al referendum, gli italiani eleggono l’Assemblea Costituente, incaricata di scrivere la nuova Costituzione. La Democrazia Cristiana emerge come il partito più forte, seguita da socialisti e comunisti. Ma la politica italiana è in pieno fermento e la divisione tra forze moderate e sinistra è destinata ad acuirsi con la Guerra Fredda alle porte.

Il primo governo della Repubblica è guidato da De Gasperi e include socialisti e comunisti. Uno dei primi atti del nuovo esecutivo è l’Amnistia Togliatti, che cancella molte delle condanne per reati politici e comuni del periodo fascista. Un provvedimento che suscita polemiche e frustrazioni, soprattutto tra gli ex partigiani, ma che segna la volontà di chiudere definitivamente il passato e guardare al futuro.

L’Italia ha scelto la Repubblica, ma il cammino verso una vera democrazia è appena iniziato. L’Assemblea Costituente avrà il compito di scrivere una nuova Carta, ma le divisioni politiche e sociali minacciano il fragile equilibrio del paese. Riuscirà l’Italia a costruire una democrazia solida, o le tensioni ereditate dal conflitto continueranno a tormentarla?

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Tópico L'Italia Repubblicana

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