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MicroMega+, il numero del 12 aprile 2024

Su MicroMega+ del 12 aprile  parliamo di:
Hebron, laboratorio dell'occupazione israeliana in Cisgiordania; Israelism e la rivolta dei giovani ebrei americani; basta con le Identity politics; 80 anni dall'uccisione di Giovanni Gentile; il successo di Food for profit; la storia sociale dell'Intelligenza Artificiale.

IL REPORTAGE - A Hebron è in vigore l’oppressione permanente dei palestinesi (Opens in a new window) di Micol Meghnagi 
Dalle punizioni collettive alle tecniche di sorveglianza e riconoscimento facciale, passando per le “sterilizzazioni” delle strade dalla presenza palestinese come le chiamano i soldati, ogni “misura temporanea di sicurezza” che istituzioni e coloni israeliani testano su Hebron diventa poi uno strumento d’oppressione permanente imposto sull’intera Cisgiordania. Per usare le parole di Issa Amro, leader della resistenza non violenta nella regione, Hebron è il “laboratorio dell’occupazione”.

SIONISMO "Israelism", la rivolta dei giovani ebrei negli USA contro l’indottrinamento sionista (Opens in a new window) di Mosè Vernetti
Il film di Sam Eilertsen ed Erin Axelman Israelism, proiettato recentemente in Italia, racconta il processo di presa di coscienza di una intera generazione di ebrei americani cresciuti fin da bambini in un ambiente di ferreo indottrinamento al culto di Israele e alla propaganda sionista. Finché molti di loro, confrontandosi con la realtà dei palestinesi attraverso viaggi sul posto o nei campus universitari, non capiscono di essere stati spinti ad annullare la loro ebraicità nella fede cieca in un progetto etnonazionalista.

DIBATTITO A SINISTRA - Basta con le Identity politics: non conta se sei oppresso ma se combatti l'oppressione (Opens in a new window) di Eszter Kováts
Nella sinistra postmoderna il discorso sull’oppressione tende a ridursi al punto di vista della vittima. Gli oppressi vengono collocati all’interno di un gruppo indifferenziato la cui unica cifra è l’oppressione stessa. Questo atteggiamento porta ai giudizi ad hominem, poiché non contano tanto le idee ma la posizione in cui si colloca chi le esprime: se non sei un oppresso, non puoi parlare di emancipazione. Se sei un “vecchio uomo bianco”, tenderai sempre e solo a voler mantenere i tuoi privilegi. Le discussioni su chi ha il diritto di parola dovrebbero però lasciare il posto alle discussioni su che cosa ha da dire.

L'ANNIVERSARIO - Giovanni Gentile, 80 anni fa l'uccisione del filosofo. Intervista a Marco Mondini (Opens in a new window) di Fabio Bartoli 
Il 15 aprile 1944 moriva il filosofo Giovanni Gentile, ucciso da un gruppo di partigiani gappisti, dei quali faceva parte anche la sua ex allieva Teresa Mattei. Una decisione presa sulla base del permanente supporto dato dal filosofo al regime fascista prima e alla Repubblica di Salò poi. A riannodare i fili della vicenda è stato per noi lo storico Marco Mondini, dell’Università di Padova.

L'INDUSTRIA DEL CIBO - L'impatto inatteso di "Food for profit". Intervista all'autrice Giulia Innocenzi (Opens in a new window) di Roberto Rosano
Il documentario Food for profit, che mostra l’atrocità degli allevamenti intensivi e il filo che lega l’industria della carne, le lobby e il potere politico, sta avendo un insperato successo di pubblico e critica grazie a proiezioni mirate e a un’organizzazione capillare. Ne parliamo con l'autrice Giulia Innocenzi, giornalista d'inchiesta, conduttrice televisiva e regista.

TECNOLOGIA E SOCIETÀ - Per una storia sociale dell’Intelligenza Artificiale. Intervista a Matteo Pasquinelli (Opens in a new window) di Giovanni Fava
Quando ci si relaziona a una nuova tecnologia, spesso lo si fa come se fosse improvvisamente piovuta dal cielo. Questo atteggiamento di meraviglia, giunga esso da "apocalittici" o da "integrati", deriva dall’omissione della storia che ha portato alla strutturazione di quella stessa tecnologia. Nel suo libro “The Eye of the Master: A Social History of Artificial Intelligence” Matteo Pasquinelli traccia una storia sociale dell’Intelligenza Artificiale, accompagnando il lettore alla scoperta del fatto che gli algoritmi trovano le loro radici agli albori della civiltà e che l’IA stessa è stata ispirata dalla divisione e automazione del lavoro, innanzitutto quello manuale.

È tutto per questa settimana, vi auguriamo buona lettura!