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La crisi dei partiti, i movimenti giovanili e il nuovo ruolo del terzo settore (Opens in a new window)”. Per la serie “La politica che (non) c’è”, Daniele Nalbone intervista Daniela Fatarella, direttrice generale di Save the Children Italia: “Le istanze sono senza rappresentanza. Il ruolo di nuovo corpo intermedio non deve spaventarci. Oggi siamo chiamati a garantire spazi di partecipazione e protagonismo giovanile a tutti i livelli, incluso il momento decisionale”.

A un secolo dalla nascita (12 giugno 2022) ricordiamo l’astronoma Margherita Hack e il suo appassionato impegno civile con un’antologia, curata da Silvano Fuso (“Cent’anni di Margherita (Opens in a new window)”), delle sue dichiarazioni sulle tematiche che più le sono state a cuore: dalle pari opportunità alla bioetica, dall’ateismo all’ecologismo fino alla lotta alle pseudoscienze.

Esistono complesse relazioni di causa ed effetto tra accesso all’energia e guerra, tra produzione di energia e cambiamento climatico, e tra cambiamento climatico e guerra. Ecco perché investire nella decarbonizzazione – come spiega Roberto Buizza (“Clima, energia e guerra (Opens in a new window)”) – può aiutare sia a risolvere i problemi ambientali ed energetici, sia a ridurre le guerre.

Sulla definizione di Antropocene, termine ormai di uso comune per indicare la nostra epoca caratterizzata da grandi cambiamenti nella biosfera causati dall’uomo, il dibattito scientifico è ancora aperto. L’approfondimento di Sofia Belardinelli: “Siamo davvero nell’Antropocene? Si avvicina il verdetto scientifico (Opens in a new window)”.

Nei film, a teatro, nei romanzi, nei fumetti: da alcuni anni Hitler è una figura onnipresente sui media, quasi una popstar. Di recente è sbarcato anche su Instagram con una serie dedicata all’attivista antinazista Sophie Scholl. Nelle intenzioni un modo per far conoscere la storia ai giovani. Nella realtà, come evidenzia Helmut Ortner (“Il Führer redivivo e la banalizzazione del male (Opens in a new window)”), l’ennesimo contributo alla banalizzazione dell’orrore nazista.

Dietro ad atti di terrorismo come quelli di Buffalo e Christchurch c’è il coagularsi di un movimento suprematista intorno al progetto di una “Jihad bianca” ispirata a una peculiare concezione filosofico-politica: l’accelerazionismo. L’analisi di Luigi Corvaglia: “Accelerazionismo, anarcocapitalismo, suprematismo. Un breviario per la comprensione delle stragi (Opens in a new window)”.

Buona lettura!