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Zombie

Registrazione audio n.3.456 di sogg. fem. n.88888, 2052, 20 agosto.

“Senti Dam. Non ci saranno i Giorni Migliori. Le nostre registrazioni audio ci sopravvivono. Ci riproduciamo  queste note solo per illuderci di essere ancora umani. Pensiamo di avere qualcosa da dirci. Che cos’ha di umano  un essere che ha quasi smesso persino di camminare?

Te lo dico così. Me ne vado da qui. Ti lascio questa registrazione, è schedata nell’archivio dello Stato e voglio sia  il testamento della mia memoria.

Ti ho amato. Per qualche mese, quanto basta, ma l’ho fatto.

Tu, dimenticami. Cancella questa registrazione audio.

Addio.”

Sogg. fem. n.88888 si è spostato in direzione Distretto della Fine. Persa ogni traccia.  Damiano -per lo Stato, sogg. masch. n.76543- ha risposto a quella registrazione audio con un  non farlo, la parvenza di disperazione che è capace di provare l’ha scaricata a terra cercando di  uscire dal Cube in cui è isolato. Non ci è riuscito.

Non diventare una Loro.

Il Distretto della Fine conserva le memorie delle persone che sceglievano di spegnere.  Spegnere il cervello, i dolori, le umanità concesse nella Società dell’Isolamento.  Non siamo più programmati per lo smaltimento. Ingoiamo una quantità di conservanti tale da  non permetterci più di degradarci e tornare ad esser terra. Un mozzicone di sigaretta sì. Puoi decidere di spegnere. Di cancellare tutto ciò che ti ha distinto da Loro, e entrare a farne  parte.

Nel Distretto della Fine non ci sono abitanti. Solo uffici esecutivi e archivi. Ci lavorano gli  addetti allo spegnimento degli umani quando si sentono pronti.

La procedura è semplice: si raccolgono le registrazioni vocali e le emozioni vissute dall’umano,  per poi archiviarle e renderle disponibili a chi, invece, decide ancora di restare. L’elaborazione di  un lutto tradizionale potrebbe sovraccaricare il cuore di un umano che resta, fino a farlo  esplodere. Lo Stato non può lasciare corpi col cuore sfracellato in giro.

Loro sono quelli che hanno smesso di credere nei Giorni Migliori, quelli della fine della Società  dell’Isolamento: unico dogma in cui riporre la giusta quantità di fiducia per un umano in vita.  Loro sono quelli senza memorie. Senza voce. Senza emozioni. Inermi.

Dopo lo spegnimento, restano nel Distretto fino a che non si troverà una soluzione per  smaltirli. O riciclarli. Ci stanno lavorando.

Sogg. fem n.88888 aveva scelto di spegnere già da qualche tempo. Un errore di  programmazione del suo cervello le aveva fatto sognare una piccola cosa. Un concerto a cui era  stata. Se ne era dimenticata, e il sovraccarico di emozioni l’aveva talmente risvegliata, da averle  fatto pensare che non valesse più la pena aspettare.

Si era svegliata e aveva pensato a Damiano.

Lo amava. Oggi, amare è una cosa facile. Ha lo stesso sapore di una gomma da masticare già  consumata.

Parlavano tanto. Hanno prodotto 3.456 registrazioni vocali in tre mesi, che, per una media  umana di circa 68 al mese, sono davvero tante.

La registrazione della voce di sogg. femm. 88888 rimbomba nella stanza. Raggiunge il soffitto  fa il boomerang nelle orecchie di Damiano, che davvero sente di volersi disperare molto di più  di così. Non riesce.

Prima che lei partisse, aspettava i Giorni Migliori solo per poterla incontrare.  Secondo lo Stato, la sovrappopolazione ha raggiunto cifre troppo alte per rischiare che due  soggetti innamorati si riproducano. Bisogna prima capire come fare con Loro.

Tre altre parole fanno il boomerang nella stanza, insieme alla registrazione audio n.3.456.

Non farlo.

Adele.