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Trent’anni fa, Algeria: l’inizio del Decennio Nero, il trauma di un’intera società (Si apre in una nuova finestra)” è il titolo dell’approfondimento di Caterina Roggero che apre questo numero di MicroMega+. Il colpo di stato militare dell’11 gennaio 1992 in l’Algeria fu l’inizio di un lungo decennio di violenza estrema, torture, sparizioni e massacri collettivi. Una sanguinosa guerra civile che è una ferita ancora aperta.

Gli esiti di un’altra sanguinosa pagina di storia, la guerra in Bosnia ed Erzegovina, sono al centro della riflessione di Andrea Caira (“Bosnia-Erzegovina: lo scheletro di una nazione (Si apre in una nuova finestra)”) sull’attuale crisi istituzionale bosniaca e sulle responsabilità della realpolitik occidentale. Frazionata e polarizzata, la nazione dei gigli è infatti il simulacro di uno Stato, una realtà immersa in una perenne fase di tregua che non è mai maturata in pace.

Contro l’uso distorto del passato, che spesso rende “verità” nel senso comune delle vere e proprie menzogne, secondo Carlo Greppi (“Storici in prima linea. Il Giorno del Ricordo come campo di battaglia (Si apre in una nuova finestra)”) occorre recuperare un approccio di militanza civile e democratica alla trasmissione del sapere storico.

Come le rocce di Marte potrebbero ferirci nel profondo (Si apre in una nuova finestra)”: Francisco Scalese ci spiega come una nuova ferita dell’ego rischia di minacciare l’integrità psicologica della specie umana dopo gli ultimi risvolti dell’esobiologia, adornando di altre sfumature di significato il concetto di vita.

Nel saggio “L’Europa in camicia nera. L’estrema destra dagli anni Novanta a oggi” (Meltemi) lo storico Elia Rosati analizza radici e tendenze ideologiche del “fascismo del terzo millennio”. Ne proponiamo un estratto: “Cinque domande sulle destre radicali europeo-occidentali (Si apre in una nuova finestra)”.

Tra i numerosi omaggi che l’Alighieri ha ricevuto nel settimo centenario della morte, il più singolare è la riscrittura dell’Inferno realizzata da Stefano Tonietto seguendo la regola di non utilizzare mai la lettera a. Un vero tour de force poetico. Ce ne parla Raffaele Aragona: “‘Il Divino Intreccio’, un lipogramma per Dante (Si apre in una nuova finestra)”.

Buona lettura!

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