Newsletter #80 - 🌩️🪧 Venti di protESTa
In Europa dell’Est c’è fermento nonostante l’apparente immobilità che sembrava contraddistinguere i regimi ibridi o in transizione della regione.

Le cronache recenti ci regalano diversi esempi che seguono una traiettoria simile: un evento scatenante, spesso traumatico, tragico o fortemente simbolico, dà il La a manifestazioni spontanee di massa come non se ne vedevano da decenni a questa parte. In alcuni casi lo spontaneismo dei primi giorni è riuscito a coagularsi in un vero e proprio movimento con rivendicazioni che vanno ben al di là dei motivi originari della protesta. In altri, invece, le manifestazioni non sono – o non sono ancora – riuscite a tradursi in movimento, finendo per esaurire la loro iniziale spinta propulsiva senza avere ottenuto nulla di significativo.
Le blokade in Serbia: una mobilitazione a guida studentesca che sta trasformando radicalmente la società
Ormai da sei mesi gli studenti e le studentesse in Serbia stanno guidando un movimento che sta riscrivendo la storia del paese. La mobilitazione ha coinvolto migliaia di cittadini e diversi settori della società, mettendo a dura prova il regime decennale di Aleksandar Vučić.
“Esci fuori e combatti”: musica e proteste in Serbia dagli anni Novanta a oggi
Elemento che caratterizza le manifestazioni in Serbia da oltre trent’anni è indubbiamente la musica. In questo articolo Marco Jakovljević racconta le canzoni che hanno accompagnato tali movimenti di protesta, tra continuità e differenze.
Rogo di Kočani: il futuro in fiamme
Le manifestazioni a seguito del rogo di Kočani avevano fatto sperare nell’emergere di un movimento di massa in grado di esigere un cambiamento e un rinnovamento profondo all’interno della società macedone, così come sta avvenendo in Serbia. Ma a due mesi di distanza la spinta propulsiva sembra già esaurita.
Brogli, proteste e arresti: cronache di un mese di proteste da Tbilisi
Da più di 160 giorni, in Georgia si protesta contro il crescente autoritarismo del partito di maggioranza, “Sogno Georgiano,” riconfermatosi al potere durante le ultime dibattute elezioni. In questo articolo, Sofia Mischi racconta degli inizi, vissuti in prima persona da Tbilisi, dell’ondata di manifestazioni che hanno portato alla situazione odierna.
Proteste in Slovacchia: cronache da Bratislava
Con meno intensità rispetto a Serbia e Georgia gli ultimi mesi sono stati caratterizzati da movimenti di protesta anche in Slovacchia. A scatenarle, una visita a Mosca del primo ministro, Robert Fico. Lo scorso 21 febbraio Aleksej Tilman è stato a Bratislava per raccontare una delle manifestazioni che si svolgono ogni due settimane. A distanza di quasi tre mesi le dinamiche rimangono attuali.
Proteste in Kazakhstan: tre anni di occultamento
Sono passati già più di tre anni dalle proteste in Kazakhstan: nel gennaio 2022, migliaia di cittadini si sono riversati nelle strade in risposta all’aumento dei prezzi del gas, ma le manifestazioni hanno presto acquisito una portata ben più ampia. Il giornalista Daniyar Moldabekov, testimone oculare, ha dedicato gli ultimi anni a cercare di far chiarezza su questi eventi e sui loro strascichi.
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