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EARLY ACCESS: La NUOVA GERMANIA di HITLER: il III REICH

Adolf Hitler è diventato cancelliere il 30 gennaio 1933, per un normale politico ci sarebbero voluti anni di lotte e scontri per raggiungere un potere dittatoriale. Ma Hitler non è un normale politico. Il suo obiettivo, già dichiarato nel Mein Kampf, è il totale controllo della Germania senza nessuno a cui rispondere. Hitler vuole uno stato autoritario con un uomo solo al comando che guida il popolo tedesco, il volk, alla grandezza. Un Volk, un Reich, un Fuhrer. L’occasione per una prima spallata al sistema repubblicano si presenta molto presto per Hitler e i suoi: il 27 febbraio 1933, una settimana prima delle ennesime elezioni, il Reichstag, il parlamento tedesco, va in fumo. Le elezioni in ogni caso non vengono rimandate: il 5 marzo 1933 Hitler ottiene il 44% dei voti che, uniti ai partiti di destra, portano ad una salda base parlamentare. Nonostante il NSDAP non avesse raggiunto il 50%, i tempi sono maturi per un attacco senza precedenti al parlamento: il 24 marzo 1933 Hitler passa il decreto dei pieni poteri. A luglio Hitler emana una legge in cui si proclama il Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori come l’unica forza politica consentita in Germania. Adolf Hitler ha così realizzato a tempo di record il passaggio da una Repubblica Parlamentare ad uno stato monopartitico. A questo punto nessuna forza politica o militare è interessata a fermare Hitler quando Hindenburg si ammala. Il vecchio presidente ha tenuto la situazione sotto controllo finché ha potuto. Con la morte di Hindenburg il 2 agosto del 1934 Adolf Hitler, con una legge emanata appositamente dal suo governo e dopo un referendum, unisce le cariche di Cancelliere e Capo dello Stato. Tutto il potere politico della Germania è in mano ad un solo uomo. Erede spirituale dell’Impero medievale e del II Reich Guglielmino, il III Reich è impersonificato dal suo Fuhrer: Adolf Hitler.

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