Elementi di sceneggiatura e musica del Teatrino del Sogno - Giornale di Bordo 9 maggio
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Continuiamo ancora un po’ con minime tracce di scoperte teoriche.
Il Gioco, inteso nel modo in cui lo stiamo attraversando, non è mai cazzeggio - che ha pure la sua bella funzione di vuoto, ci mancherebbe! -è più un modo di camminare, di guardare le cose, di ricostruire il mondo grazie all’immaginazione.
Dal Gioco ci si fa “possedere”, come ci possiedono la leggerezza, la felicità e i sogni, e “possedendo” il Gioco quando queste cose accadono. Sembra una contraddizione, lo so.
Giocare è sempre un koan.
Forse si avvicina al sacro.
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