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Il primo numero di MicroMega+ è interamente dedicato al 25 aprile, anniversario della Liberazione dell’Italia dal regime nazifascista.

“Il 25 aprile è il giorno in cui abbiamo tracciato una linea: qui è finita la guerra. Questa data è un confine. Oggi non vedo un 25 aprile all’orizzonte” dice Ascanio Celestini in un video-messaggio di 9 minuti dal titolo “Il 25 aprile, la pandemia e la narrazione ‘di guerra’ (Abre numa nova janela)”.

Ora e sempre RESISTENZA (Abre numa nova janela)” è il titolo che abbiamo scelto per la sezione che contiene gli interventi di Luciano Canfora (“Oggi più che mai la Costituzione è in pericolo”), Erri De Luca (“Chi non si riconosce nel 25 aprile non è cittadino italiano”) e Lorenza Carlassare (“Tutto ha avuto inizio il 25 aprile”).

Francesco Filippi spiega chiaramente, in un breve saggio, perché “Le parole sono importanti (Abre numa nova janela)“: “No, non può essere la ‘Festa della Libertà’ (Berlusconi). Quelli di Salò non sono ‘ragazzi’ (Violante), non hanno combattuto ‘per ideali sbagliati’ e non sono ‘vinti’ ma collaborazionisti, rastrellatori, torturatori”.

Nadia Urbinati analizza “Il valore della partecipazione (Abre numa nova janela)” riproponendo una lettera di un condannato a morte della Resistenza e contestualizzando la lezione dei giovani e giovanissimi partigiani che hanno contribuito a liberare l’Italia dal regime nazifascista e dalle ideologie allora insinuatesi nelle teste e nei cuori di molti italiani.

Mario Setta, nel suo saggio “Resistenza Umanitaria: storia e memoria del 25 aprile (Abre numa nova janela)“, ricorda e ricostruisce quanto avvenuto a Sulmona, in provincia dell’Aquila, il 20 ottobre 1943. Erano le 8 del mattino quando, nei pressi del cimitero, furono fucilati alcuni cittadini “rei” di aver aiutato un gruppo di evasi dal campo di concentramento che sorgeva nella frazione di Fonte d’Amore. Fu quella, secondo diverse ricostruzioni, la prima occasione in cui dei civili italiani vennero passati per le armi con la specifica accusa di aver “favorito” dei fuggiaschi.

Infine un contributo – anzi per questo primo numero di MicroMega+ in via eccezionale due – dall’archivio storico della rivista. Il primo è il saluto e l’augurio ai lettori del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, tratto dal numero del 2015 interamente dedicato alla Resistenza: “Rivolta morale, rivolta in armi contro il fascismo, contro il conformismo (Abre numa nova janela)“.

Il secondo, dallo stesso volume, è un saggio di Roberto Scarpinato dal titolo “Resistenza, Costituzione e identità nazionale: una storia di minoranze? (Abre numa nova janela)“.

“La lezione della storia”, analizza il magistrato, “ha dimostrato come le minoranze progressiste in Italia abbiano sempre avuto vita difficile. Condannate nel corso dei secoli al rogo, al carcere, all’abiura, all’esilio e, nel migliore dei casi, al silenzio e all’irrilevanza sociale, hanno svolto un ruolo spesso determinante per l’evoluzione del Paese, ma solo grazie a temporanee crisi di potere delle maggioranze e a contingenti circostanze favorevoli”.

Buona lettura. E, ovviamente, buon 25 aprile!

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