MAPPA CONCETTUALE - Il MEDIO ORIENTE dopo la PRIMA GUERRA MONDIALE
La prima guerra mondiale ha portato tutte le nazioni a dare fondo alle loro risorse, per gli imperi coloniali in questo caso uno sfruttamento massiccio dei territori d’oltremare. Lontani dallo scontro e sviluppati con ingenti investimenti, alcuni territori degli imperi francese e britannico vengono mobilitati su tutti i livelli. Se da un lato abbiamo le risorse naturali, dall’altro abbiamo le risorse umane:
durante il conflitto vengono chiamate alle armi più di 4 milioni di truppe coloniali. Al loro ritorno a casa questi veterani, consapevoli politicamente come mai prima d’ora, sarebbero diventati la base dei numerosi movimenti indipendentisti nati in Africa e Asia nel primo dopoguerra. In Asia inoltre la vicinanza al gigante russo influenza profondamente i vari movimenti di indipendenza: i bolscevichi non solo danno autonomia a molte regioni dell’ex impero zarista ma diffondono l’ideale sovietico anche oltre i propri confini. Ad aggiungersi a questo movimento di stampo sovietico è il concetto del presidente americano Woodrow Wilson: l’autodeterminazione dei popoli. Gli Stati Uniti infatti durante la conferenza di Versailles si battono per fare in modo che tutti i territori coloniali persi dagli imperi centrali diventino non di nuovo colonie, ma mandati. Il 16 maggio 1916 viene firmato tra Francia e Regno Unito l’accordo sull’Asia Minore, anche noto come accordo Sykes-Picot. Nascono così nuovi stati: Siria e Libano nei territori del mandato francese; Iraq e Transgiordania in quelli britannici. Gli accordi Sykes-Picot però non sono destinati a rimanere immutati, gli inglesi tramite il loro ministro degli esteri Arthur James Balfour il 2 novembre 1917 compiono una dichiarazione destinata a cambiare la storia del Medio Oriente. In tutto questo la grande vittima sacrificale, l’Impero Ottomano, è destinata a passare attraverso una fase convulsa che avrebbe visto, dopo una crisi durata secoli, la morte del grande malato d’Europa. Se l’Impero diventa l’ombra di se stesso, le forze armate ottomane non sarebbero andate gentilmente nella notte: prendendo in mano l’eredità dei Giovani Turchi, i militari creano un governo parallelo non riconosciuto dall’Intesa.
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