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🌟🎼Giorno 19 - letteratura in musica: Atlantide

Con Atlantide, Francesco De Gregori crea una canzone che è al tempo stesso una narrazione mitica e una riflessione personale. Il riferimento letterario principale è al mito di Atlantide, la civiltà perfetta descritta da Platone nei suoi dialoghi Timeo e Crizia, un’isola prospera e avanzata inghiottita dalle acque a causa della sua hybris, la tracotanza umana.

De Gregori si ispira a questo mito per costruire una metafora universale sulla perdita, la memoria e la fragilità degli ideali.

Nel testo si intravede la tensione tra il sogno e la sua inevitabile dissoluzione: "Cercavi un mare calmo e trovasti un porto." Questa frase sembra evocare la disillusione che accompagna la ricerca di un ideale, un tema che dialoga con le parole di Platone: "La misura è il più grande bene." Atlantide, distrutta dalla sua stessa grandezza, diventa un ammonimento sulla necessità di equilibrio e umiltà, un concetto che De Gregori traduce in un’immagine di desideri non realizzati.

De Gregori gioca anche con il dualismo del mito: Atlantide è sia un luogo perduto che un ideale, proprio come l’amore e la felicità che sfuggono. "Era il tuo ultimo sguardo, il tuo ultimo giorno, il tuo ultimo addio..." recita il brano, un’immagine che si sovrappone alla fine di Atlantide stessa, inghiottita dal mare e consegnata al ricordo. Questa tematica richiama il poema di Yeats Sailing to Byzantium, dove l’autore irlandese descrive un luogo ideale, al contempo eterno e irraggiungibile: "This is no country for old men..." De Gregori sembra suggerire che Atlantide, come Bisanzio, è un luogo dell’anima, non una realtà tangibile.

La musica, con il suo ritmo morbido e sognante, crea un’atmosfera che richiama il movimento delle onde, come se la canzone stessa fosse un messaggio intrappolato nel tempo e nello spazio. Atlantide diventa così una riflessione sul passato, sull’inevitabile svanire di tutto ciò che è perfetto. Un concetto che si collega a un’altra frase di Platone: "Tutto ciò che nasce è destinato a perire."

De Gregori, come Platone, ci lascia con una domanda più che con una risposta: cosa cerchiamo veramente? Atlantide non è solo un luogo perduto, ma un simbolo di quello che, forse, non troveremo mai. Eppure, proprio come nella canzone, il viaggio verso questo ideale è ciò che dà senso alla nostra ricerca.

🎼 Giacomo, social media manager di biró

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