✒🛷Giorno 5 - Imbarazzo
Oggi ti proponiamo un racconto inedito, arrivato in redazione proprio per il calendario dell’avvento!
Il testo è stato scritto da Rai Mondo, porta il titolo Imbarazzo.
Buona lettura! 🛷🛷
«Sono un poco confuso. Cosa voglio?
L’ispirazione di un grande scrittore francese. L’amore. Le emozioni perdute.
Sono anni che ho perso emozioni, ho perso il contatto con la realtà e il potere del guardare e riconoscere bellezze. Conosco solo l’imbarazzo, perché penso troppo.
Mia madre mi guarda con gli occhi spalancati, capisco da chi ho preso.
Natale é alle porte e prepariamo un menù completo: dalla carne al pesce, pasta, patate e lenticchie, verdure e alcol. Il cibo é l’argomento scelto, ogni singolo giorno, da quando ho perso emozioni. Da quando ha perso emozioni mia madre mi guarda, cucina, si gira e rigira.
Alle tavolate, nel periodo natalizio, mi rendo conto di quanto adoro mangiare su spesse, lunghe tovaglie rosse.
Penso troppo.
Cosa é l’imbarazzo? Sentire lo stomaco che si chiude, mutarsi in una statua scolpita a scelta d’altri.
É stata mia madre a scolpirmi, ne ritrovo alcuni dettagli che caratterizzano l’artista: Il Natale mi piace, ma non mi va di raccontarti il mio trascorso durante l’anno. Mi limito al guardarti con gli occhi spalancati mentre parli, mentre ti ficchi cucchiaiate di lenticchie giù per la gola e ti scoli bottiglie di spumante, mentre tagli panettoni coi vestiti nuovi e un orologio al polso;
- Chi te lo ha regalato?
Che cosa é l’imbarazzo? Ascoltare musica in cuffie a basso volume per paura che qualcuno possa notarla. Dalla musica si capisce troppo e il buco dello stomaco é chiuso a ogni ipotetico giudizio. Roba mia, privata.
L’imbarazzo é tua madre che non cambierebbe nulla di una virgola.
L’imbarazzo é nasconderle che ti piace il tuo stesso sesso. Perfino a Natale.
L’imbarazzo é guardarmi con gli occhi spalancati.
Dove sono finite le mie emozioni? Mi chiedo.
Le tavolate natalizie sono esperimenti, gli umani complessi scienziati.
I veri discorsi, nascosti, quelli che portano problemi, stanno a cuccia aspettando un’ubriachezza leggera, una spolverata di coraggio e verità; ma gli occhi di mia madre sono un libro aperto e nonostante abbia dimenticato di riconoscere emozioni, quelle ancora stanno lì. La paura, la felicità, nascoste dal imbarazzo e nella speranza che pure ‘sto pranzo natalizio finirà in sorrisi e baci sulle guance».