Apriamo questo numero di MicroMega+ con due interventi dedicati al 30° anniversario della strage mafiosa di Capaci (23 maggio 1992) in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli uomini della scorta.
“Falcone e Borsellino così lontani, così vicini (Opens in a new window)”: da “la mafia non esiste” alla fine dell’impunità di Cosa Nostra con il Maxiprocesso. Dalla delegittimazione dei magistrati alle stragi del 1992, fino alla nuova mafia degli affari. A 30 anni da Capaci e via D’Amelio, Gian Carlo Caselli, presidente onorario di Libera – intervistato da Rossella Guadagnini – ripercorre la storia dell’antimafia.
“Il pool antimafia e i suoi nemici (Opens in a new window)”: dall’archivio della rivista riproponiamo la testimonianza di Giuseppe Ayala, uno dei magistrati protagonisti della “primavera di Palermo”, che racconta la storia di una esperienza straordinaria, i boicottaggi e le meschinità che l’hanno logorata, l’amicizia con Giovanni Falcone (da MicroMega 3/1992).
Il 20 e 29 maggio del 2012 due scosse di terremoto in provincia di Modena falcidiarono la vita di 28 persone, con 350 feriti e 45mila sfollati. Con Daniele Dieci, segretario della Cgil di Modena, Maurizio Franco fa il punto sulla ricostruzione: “Il dolore e il riscatto. L’Emilia dieci anni dopo il sisma (Opens in a new window)”.
Se vuole sopravvivere, l’Unione Europea deve rifondarsi. Per affrontare le nuove sfide geopolitiche, energetiche ed economiche, secondo Enrico Grazzini (“Il futuro dell’Europa: Cooperazione Rafforzata tra Germania, Francia, Italia, Spagna (Opens in a new window)”) è indispensabile una cooperazione sempre più stretta e organica tra le quattro grandi nazioni europee.
Nell’articolo “Beautywashing. L’uso del bello a fini reputazionali negli oligarchi russi (Opens in a new window)”, Elettra Santori spiega come, a partire dall’inizio degli anni Duemila, quando Vladimir Putin è salito al potere, il lusso e la bellezza sono stati gli strumenti con cui gli oligarchi russi si sono ripuliti, conquistando consenso in Occidente.
La fine dell’epoca degli accordi per la riduzione degli armamenti nucleari. Il boom della spesa militare globale. Le trasformazioni dell’industria bellica. La guerra in Ucraina e la geopolitica del caos. Valerio Nicolosi intervista Maurizio Simoncelli, vicepresidente dell’Archivio Disarmo: “La corsa al riarmo e il ritorno dell’incubo atomico (Opens in a new window)”.
Buona lettura!