Mappa Concettuale - La GUERRA d’INDIPENDENZA AMERICANA
La reazione inglese dopo i fatti di Boston è dura e decisa: i coloni saranno riportati all’ordine, anche con le cattive. La rabbia dei coloni si tramuta in dibattito interno: che fare? Le 13 colonie non sono in fin dei conti un blocco monolitico, si creano vari partiti tra la popolazione americana. La situazione però non può continuare: il congresso continentale è una palese violazione di tutte le leggi inglesi contro l’autogoverno, è questione di tempo prima che volino i primi proiettili. Non si dovrà aspettare troppo: nell’aprile del 1775 a Lexington una colonna inglese, in viaggio verso Concorde per distruggere una fabbrica di munizioni e armi, è bloccata da un gruppo di coloni armati. Il 10 maggio 1775 viene richiamato a Philadelphia il secondo Congresso Continentale e se il primo si può ancora definire “fedele” all’Impero Britannico, durante il secondo si pongono le basi per qualcosa di nuovo, rivoluzionario. Uno dei primi atti del Congresso è stabilire il 14 giugno 1775 l’Esercito Continentale, i minuteman e i miliziani vengono inquadrati in un esercito vero e proprio. Alla guida di questa nuova forza è posto un proprietario terriero della Virginia e veterano della guerra dei sette anni: George Washington. Sempre durante il Secondo Congresso Continentale, il 4 luglio 1776 viene ufficialmente firmato un documento unico nella storia: la Dichiarazione d’Indipendenza. Nel frattempo i ribelli provano in tutti i modi ad attirare aiuti dall’estero: Benjamin Franklin, noto inventore del parafulmine, letterato e membro prestigioso del congresso, è inviato in Francia per cercare aiuto.
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