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Ritrovare il senso

La sagoma di una persona con le corna da Capricorno o da Diavolo, lunga coda e mani appuntite, seduta su una sedia a dondolo. Ha una sigaretta nella mano destra e l'aria stanca ma rilassata.

Dicono dei Capricorno che siamo grandi lavoratori. Materialisti, sempre a pensare al denaro, stacanovisti. Dicono che non abbiamo né hobby né passioni perché li trasformiamo subito in fonti di guadagno, uniamo l’utile al dilettevole nel modo più redditizio possibile. Siamo i capitalisti dello Zodiaco. Freddi, calcolatori, addirittura machiavellici.

Come Astri Amari (Si apre in una nuova finestra) m’insegna, io ho quello che in astrologia si definisce uno stellium nel segno del Capricorno, per la precisione tre pianeti e il Sole. Dovrei essere condannata a una vita di tremendi successi imprenditoriali, una carriera sfavillante e un conto in banca straripante. Invece, nella realtà dei fatti, ho collezionato con notevole orgoglio una lunga serie di fallimenti. La storia della mia vita è fatta di progetti lasciati a metà, abbandonati per strada oppure del tutto stravolti e a lungo – cioè, dall’inizio – ho temuto che Tarocchi Terapeutici sarebbe andata incontro allo stesso destino.

Il fatto è che mi hanno presa in giro, ci hanno presə in giro tuttə – ma non vi dico nulla di nuovo. Tutte le realtà con le quali mi sono confrontata da quando sono nata – a tutti i livelli, dalla famiglia alla scuola, dai gruppi sportivi alle istituzioni – mi hanno insegnato o suggerito che se una cosa è inutile non vale la pena farla. “Inutile”, manco a dirlo, qui è sinonimo di “improduttivo”. Allora tutte le volte che scrivevo lo facevo perché dovevo diventare un’autrice di bestseller, quando scattavo una foto mi pensavo già esposta in galleria, all’inizio di un nuovo lavoro m’immaginavo già la migliore del settore. Non c’è male nell’ambizione, ma la mia era – e a volte ancora è, perché la decostruzione è un lavoro che non ha fine – una smania cieca e autodistruttiva. Arrendermi è diventata allora la mia salvezza; fa male, certo, provi vergogna e senso di colpa, ma sai che piacere poi fermarsi.

Qualche mese fa, mentre tenevo in sospeso Tarocchi Terapeutici perché non sapevo dove stavo andando né dove volevo andare, ho ascoltato il taroscopo mensile di @chriscorsini (Si apre in una nuova finestra) – l’unico che seguo perché, si sa, i Capri sono anche minimalisti, no? – che ha detto le parole magiche:

“Capricorn, this might sound crazy to you but not everything you do has to become a business. You can just enjoy things.

[Per lə non anglofonə: “Capricorno, ti sembrerà una follia ma non tutto quello che fai deve diventare un business. Puoi semplicemente goderti le cose.”]

Un concetto semplice, forse banale, che è stato il motore che mi ha spinta a cambiare la prospettiva di questo progetto. Quando ho iniziato a leggere i tarocchi l’unica cosa che desideravo era sperimentare, giocare, chiacchierare, rendermi utile (“utile” non nel senso di “produttivo” ma qualcosa di simile a “benefico”) ma da qualche parte nel tragitto mi sono persa. Per quanto i consulti individuali o le partecipazioni agli eventi siano una parte importante del progetto e mi permettano di confrontarmi direttamente con le persone più disparate, ho sempre saputo che non erano l’obbiettivo finale. Nel corso di questi mesi ho potuto rimettere in discussione tutto e ho avuto modo di vivere nuovi spazi di condivisione e comunità, una cosa che mi ha permesso di ragionare su ciò che volevo fare o ciò che volevo essere ma soprattutto ciò che non volevo fare e non volevo essere.

Cercavo la scintilla che mi riportasse alle origini, ed è arrivata qualche giorno fa quando qualcunə mi ha sentito parlare di tarocchi e poi mi ha detto “Si vede proprio che questa cosa ti appassiona molto!” e all’insegna di questa passione insensata e inutile mi riprometto di condurre questo progetto. La passione è d’altronde una delle caratteristiche della carta degli Arcani Maggiori associata al Capricorno: il Diavolo.

Miniatura che raffigura il diavolo che dona bambole di cera alle streghe, da "La storia delle streghe e dei maghi" del 1720 (Si apre in una nuova finestra)

Un augurio per questa newsletter che nasce oggi, come me, è di non perdere mai di vista il consiglio del Diavolo: che la passione possa servirti senza metterti al suo servizio.

Lo so, mi sono dilungata molto e prometto che le prossime newsletter saranno più concise e avranno più sostanza, ma ci tenevo a partire con una dichiarazione d’intenti appassionata, per l’appunto. Vorrei anche invitarvi alla prima serata tarocchi a tema

martedì 23 gennaio alle 20.30

Il tema non può che essere l’ingresso nel nuovo anno e utilizzeremo una stesa (Si apre in una nuova finestra) già consolidata che l’anno scorso ha avuto molto successo e mi piacerebbe tanto vedere come lavoriamo insieme. Per chi ha fatto con me la laboratoria tarocca vedrà che si tratterà di qualcosa di simile ma il focus sarà la lettura collettiva delle carte, la condivisione delle proprie interpretazioni, il confronto e l’autocoscienza.

Da sapere per partecipare:
l’incontro si terrà online al prezzo di 5€ (non so se il Signor Zoom è Capricorno oppure no ma tocca pagarlo in ogni caso) per un massimo di 10 persone. Servirà un mazzo di tarocchi e, se volete prendere appunti, carta e penna. Se vi va potete anche estrarre una carta oracolo alla fine della stesa, è una cosa che talvolta faccio, dunque se avete mazzi di oracoli che vi va di usare teneteli a portata di mano altrimenti possiamo “prestarci” gli oracoli a vicenda.

Per prenotarvi rispondete a questa mail.

Ci leggiamo presto!
Chicca 🔮