Estate 1979. Ettore Mo, reporter di guerra del “Corriere della Sera”, è il primo giornalista occidentale a entrare in Afghanistan. Nel primo articolo da Peshawar, uscito sul quotidiano il 15 luglio 1979 e che riproponiamo in questo numero di MicroMega+ (“Afghanistan: mitra e preghiera (Si apre in una nuova finestra)”), Mo intervista l’ayatollah Gulbuddin Hekmatyar, capo del più consistente gruppo islamico che allora combatteva il regime di Kabul e che oggi è tornato a svolgere un ruolo di primo piano in Afghanistan.
Sono passati cinquant’anni dalla ribellione nel carcere di Attica e dalla sua repressione nel sangue. Da allora – scrive Ingrid Colanicchia (“Attica! Attica! Attica! (Si apre in una nuova finestra)”) – la situazione dei penitenziari statunitensi non ha fatto che peggiorare, complici sia i repubblicani che i democratici.
Nell’articolo “Il mondo in modelli: come gli economisti indagano la società (Si apre in una nuova finestra)” Nicolò Bellanca spiega come l’odierna economics sia sempre più concepita e praticata come una disciplina “priva di un centro”, capace di allargarsi, inseguendo i problemi più vari, in tante differenti direzioni. Al suo meglio, il mestiere dell’economista oggi consiste nel “giocare”, entro un framework teorico, con una molteplicità di modelli.
Le critiche a chi invoca una letteratura più inclusiva e rappresentativa – argomenta Siri Hustvedt (“Rimescolare il canone (Si apre in una nuova finestra)”) – non tengono conto che la pretesa fissità di canoni letterari da conservare e venerare è in realtà sociologicamente determinata e condizionata da strutture di potere.
Arrestato il 12 settembre del 1974, Hailé Selassié è stato l’ultimo imperatore d’Etiopia. Federico Bonadonna ne racconta potere e caduta nel primo di una serie di articoli dedicati al paese africano, oggi teatro di una sanguinosa guerra civile: “12 settembre 1974: la caduta di Hailé Selassié (Si apre in una nuova finestra)”.
Nella quinta e ultima puntata del podcast di Valerio Nicolosi sugli algoritmi e l’intelligenza artificiale, un’analisi dei rischi dell’automatizzazione della guerra con Maurizio Simoncelli, vicepresidente dell’Archivio Disarmo (“Algoritmi: le armi letali autonome (Si apre in una nuova finestra)”).
Buona lettura e buon ascolto!