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La CADUTA della Germania NAZISTA

I sovietici riprendono iniziativa sul fronte orientale tra il 1943-44. Dopo aver respinto l’ultimo attacco tedesco a Kursk l’armata rossa inizia una lenta e inesorabile avanzata. Nella conferenza interalleata di Teheran del novembre-dicembre 43 Stalin riesce ad ottenere la promessa di uno sbarco alleato in Francia. Si decise di sbarcare in Normandia: gli alleati guidati dal Generale Eisenhower organizzarono un grosso dispiegamento di forze nell'operazione Overlord iniziata all’alba del 6 giugno 1944. Nonostante la resistenza tedesca, in meno di 4 settimane gli alleati avevano sbarcato 1 milione e mezzo di uomini in Francia. Alla fine di luglio gli alleati sfondano le difese tedesche dilagando nel nord della Francia. Il 25 agosto gli angloamericani e i reparti di De Gaulle entrano a Parigi. A settembre la Francia si poteva considerare liberata. L’avanzata si arresta sui confini del 1939. Ad autunno del 44 le forze dell’asse si sfaldano. Ad agosto la Romania cambia fronte seguita dalla Bulgaria. Fra agosto e ottobre Finlandia e Ungheria chiedevano l'armistizio all’URSS. Sempre ad ottobre i russi e i partigiani jugoslavi erano entrati a Belgrado mentre gli inglesi erano sbarcati in Grecia. Perso il controllo dell’aria i bombardamenti alleati si fecero sempre più intensi. Nonostante la situazione Hitler confidava ancora in un rovescio di battaglia dato o dalle armi segrete del Reich, o dallo sfaldarsi della coalizione alleata. Nella conferenza di Mosca dell’ottobre del 44, Churchill e Stalin abbozzano una divisione in sfere di influenza dell’area balcanica in contrasto con la Carta Atlantica: Romania e Bulgaria all’URSS, Grecia al UK e Jugoslavia e Ungheria non allineate. Nel febbraio del 1945 i tre statisti si incontrano a Yalta in Crimea: la Germania sarebbe stata divisa in 4 zone di occupazione e sottoposta a radicali misure di denazificazione; i popoli dei paesi liberati avrebbero potuto esprimersi tramite libere elezioni; la Polonia doveva avere un governo nato da un accordo tra comunisti e filo occidentali. In cambio l’URSS si impegnava ad entrare in guerra col Giappone. Nel gennaio del 1945 l’ultima offensiva tedesca nelle Ardenne viene fermata. Gli alleati riprendono l’avanzata su tutti i fronti. I sovietici, dopo Varsavia, in febbraio sono già a poche decine di km da Berlino. Il 22 marzo gli USA attraversano il Reno e per la prima volta non incontrano resistenza perché i tedeschi decidono di investire le loro ultime forze per rallentare i sovietici. Il 25 aprile gli alleati raggiungono l’Elba e si ricongiungono coi sovietici che stanno circondando Berlino. In aprile crolla anche il fronte italiano. Il 25 aprile il CLN lancia l’ordine dell’insurrezione generale. I tedeschi abbandonano Milano. Mussolini, travestito da tedesco cerca di scappare in Svizzera ma viene catturato al confine e fucilato dai partigiani il 28 aprile. Portato a Milano, viene appeso per i piedi a piazzale Loreto. Il 30 aprile, mentre i russi entrano a Berlino, Hitler si suicida nel bunker sotterraneo in cui si era rifugiato il governo tedesco. La presidenza del Reich passa all’Ammiraglio Donitz che offre subito la resa agli alleati. Il 7 maggio a Reims viene firmato l’atto di capitolazione delle forze armate tedesche. Le ostilità cessano nella notte fra l’8 e il 9 maggio.

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Argomento Seconda Guerra Mondiale

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