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Quella del lavoro che non piace

//Alpha 0.0.9

Siamo già alla numero 9. Tra qualche evento e qualche pausa questa newsletter prende sempre più forma e io non potrei che essere felice. Ovviamente tra qualche impegno di lavoro e dello studio matto e disperato, riesco sempre a trovare il tempo per buttare giù due righe e magari farmi due chiacchiere con voi che mi fa sempre piacere. Molti di voi mi hanno infatti detto che trovano questo spazio un posto sicuro. Un momento di pace all'interno della frenesia delle notizie e delle bacheche dei social. Insomma, non potrei che essere più felice di questa cosa. Ma bando alle ciance perché questa settimana abbiamo una cosa importante di cui parlare.

-Quando le cose non vanno-

Partiamo dai fatti. Lo scorso 2 Maggio è uscito sul mercato il nuovo titolo di Arkane Studios "Redfall". Uno sparatutto co-op che voleva inserirsi all'interno di un mercato ben preciso. Open world, eroi con diversi poteri, mappa da sbloccare e una storia abbastanza lineare. C'era una cosa che però sin dal primo trailer, mi ha stupito. Non solo al sottoscritto, ma a tanti addetti ai lavori aveva sorpreso il fatto che all'interno di questo titolo mancasse quello che poteva essere chiamato "DNA Arkane".

Redfall ha il viaggio veloce (o fast travel)?

Faccio una piccola parentesi su Arkane e sul perché i dubbi sono stati leciti. Per il grande pubblico questa azienda è quella di Dishonored e Prey. Due titoli mastodontici che facevano delle architetture e del design del mondo uno dei loro principali punti di forza. Se non siete a conoscenza di questi vi invito caldamente a fare una piccola ricerchina, a guardare qualche video e magari dare spazio a qualche artwork ufficiale.

A questo punto arriviamo a Redfall, un titolo che sembrava tutt'altro che uscito dalle stesse fucine di Dishonored. Ebbene, proprio in questi giorni infatti è arrivata la conferma (Si apre in una nuova finestra) che il titolo ha sofferto molto lo sviluppo e che molti degli sviluppatori e dei professionisti che da anni percorrevano i corridoi di Arkane hanno lasciato l'azienda in seguito allo sviluppo di quest'ultimo titolo. Quello che ne esce fuori in realtà è ancora una volta la gestione da parte dei manager del lavoro e soprattutto delle non chiare condizioni e posizioni di lavoro per le quali le persone dovessero andare a concorrere.

Dishonored: The RPG review - video game's world soars while its gameplay  sags | Dicebreaker

Ed ora è molto più chiaro del perché Redfall sembri non essere agli stessi standard che di solito Arkane ci ha abituato. Un esperimento che molto probabilmente aveva bisogno di trovare ancora una strada, ma che per la fretta di uscire molto probabilmente si è deciso di chiudere qualche occhio in più.

La morale della storia? Forse non c'è, o forse è la solita. Dietro i nostri giochini, c'è un mondo oscuro. Un'industria che nell'ultimo decennio sta scendendo sempre più nel baratro perché sta toccando dei bassi che più bassi non si può. Le persone che ci lavorano sembrano sempre più stanche, e forse è arrivato anche il momento di fare qualcosa come pubblico? Ma alla fine siamo in pochi che ci informiamo e siamo in pochi che siamo a conoscenza di queste cose. Il grande pubblico è interessato al divertimento e al videogioco classico, i problemi li lasciamo altrove.

Noi ci leggiamo settimana prossima, torno al mio studio matto e disperato <3
-Gius

"I Survived Because The Fire Inside Me Burned Brighter Than The Fire Around Me".
-Joshua Graham, Fallout New Vegas, 2010

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