🌬💫 Giorno 9 - Con le ossa piene d’aria
Oggi ti proponiamo un estratto dal nostro A4 II, uscito nel settembre 2023.
Il testo è stato scritto per noi da Caterina Villa, porta il titolo Con le ossa piene d’aria.
Buona lettura! 💫💫
«Ho aperto gli occhi che era mattina presto. Sono corsa in terrazza per controllare e quando me ne sono accorta ho sentito qualcosa che mi cadeva dentro. Non c’eravate più.
Sparite nel giro di una notte. Ho letto che è una questione di segnali interni. Sentite, insomma, quando è il momento di andare. Non so se questo tu lo sai già fare, se l’istinto ti è nato dentro in un istante o se stai ancora imparando.
Dovrete volare per migliaia di chilometri a pelo dell’acqua. Mi trema il sangue nei polsi se penso che potresti perderti.
Ha piovuto durante la notte, lo sgabello in terrazza è fradicio. Non c’è più niente da vedere, ma prendo comunque una pezzetta e la passo bene sulla plastica verde della seduta. La terrazza è lunga e stretta, a malapena ci entrano lo sgabello e le mie gambe insieme. Marco è dentro, sta mettendo su la moka. Ieri mi ha detto che è stanco e non ne può più. In realtà lui non fa proprio niente, si limita a preparare il caffè e a cucinare. Io non riesco più a starci dietro a questa cosa del mangiare.
Il mio posto è – o meglio, era – qui, seduta, i piedi contro la ringhiera arrugginita, il cielo davanti colmo delle lame nere delle vostre ali e del casino della strada, la puzza di benzina che sale dal distributore quando arriva l’autobotte.
[…]
Il volo è dopo domani. Non ho preso il biglietto di ritorno, ma non l’ho detto a Marco. Chiudo gli occhi per non vedere il cielo vuoto. L’eco delle vostre urla mi è rimasto incastrato in fondo alle orecchie. Garrire, si dice.
Adesso garrisci e non parli più. Non che parlassi poi molto, se non per elencare le calorie bruciate e i chilometri corsi».