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Il Pnrr? Non democratico e poco trasparente (Opens in a new window)”. Niente progetti green, assenza di partecipazione, cittadini non considerati e il mondo dell’accademia messo ai margini. In questo numero 33 di MicroMega+ Nicoletta Parisi, coordinatrice dell’osservatorio sul Pnrr promosso da Università Cattolica, Cnel, Fondazione Etica e Libera – intervistata da Daniele Nalbone – denuncia: “Se nella scrittura del piano non c’è stata partecipazione, nell’esecuzione cosa accadrà?”.

A febbraio 2022 si voterà il tredicesimo presidente della Repubblica. Un’elezione piena di incognite e insidie che rischia di trasformare la nostra democrazia in un semipresidenzialismo di fatto. L’analisi di Mario Barbati: “Quirineide, l’azzardo di Draghi (Opens in a new window)”.

Altro che panacea per risolvere i problemi del Paese. Il risultato di privatizzazioni e deregolamentazioni è stato un trentennio perduto per l’economia italiana. Un fallimento – spiega Enrico Grazzini (“Draghi, Prodi, Telecom, KKR e le privatizzazioni fallite: “Ce lo chiede l’Europa” (Opens in a new window)”) che ha in Romano Prodi e Mario Draghi i principali responsabili.

La propaganda jihadista corre su web e social, favorendo una radicalizzazione in solitaria che rende ancor meno prevedibile il rischio di attacchi terroristici. Come mettere l’estremista in condizioni di non nuocere a sé stesso e agli altri? Il parere di Cristina Caparesi, psicologa e de-radicalizzatrice, nell’intervista di Elettra Santori: “Prevenire e deradicalizzare al tempo del terrorismo “open source” (Opens in a new window)”.

L’ong israeliana Breaking the Silence ha diffuso un opuscolo che getta un fascio di luce sulla violenza perpetrata dai coloni in Cisgiordania allo scopo di espellere i palestinesi. Ne scrive Ingrid Colanicchia nell’articolo “Cisgiordania: i soldati israeliani raccontano la violenza dei coloni (Opens in a new window)”.

Quei sussidi italiani alla Germania (Opens in a new window)”. L’economista Sergio Cesaratto evidenzia come certe sciagurate politiche della BCE – influenzate da Berlino, potenza dominante in Europa – siano state pagate dall’Italia con decine di punti di debito/PIL in più e abbiano reso il nostro Paese ancora più povero, mentre la Germania simmetricamente ci guadagnava.

Buona lettura!

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