Mappa Concettuale - La PRESA della BASTIGLIA: inizia la RIVOLUZIONE FRANCESE
In un clima di tensione generale, all’ombra della bancarotta della corona, a Versailles si riuniscono gli stati generali. Con questi presupposti si presentano all’Assemblea degli Stati Generali 1139 deputati eletti dai tre ordini: 291 dal clero, 270 per la nobiltà e 578 per il Terzo Stato. I deputati del Terzo Stato sono uno spaccato della società francese che esige riforme e che da tempo cerca di farsi sentire: 200 membri della magistratura e della burocrazia; 200 tra avvocati e professionisti; 100 tra commercianti, industriali, mercanti e finanzieri; 50 proprietari terrieri e infine 28 uomini di scienza. Subito si presenta un problema: come votare? Ci sono infatti due modalità per esprimere il proprio voto negli Stati Generali: per ordine o per testa. Gli Stati Generali sono bloccati: nell’Assemblea non c’è accordo sul voto e il re sembra interessato solo a far votare delle nuove tasse e chiudere la questione. Il 17 giugno allora, vista la situazione, i deputati del Terzo Stato decidono di fare il gesto più rischioso di tutti: i rappresentanti del popolo si autoproclamano Assemblea Nazionale. L’Assemblea inizia a prendere il controllo della Francia, partendo dalle tanto odiate tasse: il re, confuso dall’intera situazione, ha appena perso i suoi poteri assoluti. Gli Stati Generali cessano di esistere, vengono sostituiti ufficialmente il 9 luglio 1789 dall’Assemblea Nazionale Costituente. Ma non tutti sono d’accordo con l’Assemblea e il re può contare sul supporto dell’aristocrazia più conservatrice: per Parigi iniziano a girare voci di un complotto aristocratico per stroncare l’esperienza della Costituente. E’ però il 14 luglio la data in cui tutto cambia: di prima mattina una folla di cittadini prende d’assalto la fortezza carceraria di Parigi, la Bastiglia.
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