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Mappa concettuale - l'Europa NAPOLEONICA

Nell’aprile del 1810, agli occhi di Napoleone l’utilità della moglie Giuseppina è ormai nulla e, come ai tempi dei grandi regni, è necessario un nuovo matrimonio dinastico. La scelta di Napoleone ricade, dopo il divorzio, su Maria Luisa d’Austria, figlia dell’imperatore Francesco I. L’obiettivo è uno solo: dare un erede all’uomo più potente d’Europa. Per reggere questo sistema sempre più autoritario e basato sul carisma dell’imperatore, Napoleone si circonda di uomini fidati e fedeli. La stampa, simbolo della libertà di parola, è censurata: dei trecento giornali pubblicati nel 1790, solo 4 godono del diritto di stampa nel 1810. Napoleone inoltre continua con la sua non troppo apprezzata politica di nepotismo: gli stati conquistati sono posti sotto uno dei numerosi familiari dell’imperatore. Infatti via via che le campagne militari devastano l’Europa, Napoleone decide di non dare una vera indipendenza ma piuttosto una nuova gestione. Non è però solo questa serie di promesse infrante a causare malcontento: nel blocco continentale i malumori cominciano ad essere diffusi. Il dispotismo napoleonico trova anche un’opposizione dal basso: la resistenza al potere francese è organizzata in società segrete, ispirate dalla Rivoluzione, nate dal clima romantico e liberale. In quella che è nota come “l’ulcera spagnola”, era iniziata una crisi senza fine per l’impero, cominciata con l’abdicazione del re Carlo IV e la deposizione di suo figlio, Ferdinando VII nel maggio 1808. Ma in mezzo a tutti questi troviamo anche le forze borghesi liberali che riescono a far chiamare, nel 1812, dopo una dura lotta politica contro Ferdinando VII e la Giunta Insurrezionale, le Cortes. Dalle Cortes sarebbe nata la Costituzione di Cadice che, sul modello francese, avrebbe attirato l’attenzione da tutto il continente. E quando uno dei membri più importanti del blocco, lo Zar Alessandro I, dichiara che la Russia non si sarebbe più piegata al volere dell’Imperatore francese, la decisione è scontata. L’obiettivo è il cuore morale e religioso della Russia, Mosca: è deciso, si marcerà ad est.

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