Il Nirvana nei supermercati. No, non è un pezzo di una canzone di Franco Battiato.
Tutto parte da una semplice e complicatissima domanda:
a che serve il Gioco?
Si potrebbe provare a rispondere: a passare il tempo, come fuga dalla realtà, illusione temporanea, stato di sospensione dalla pesantezza del mondo, divagazione dall'ordinario, dalla noia.
Stanno dentro questa definizione approcci al gioco molto diffusi: il gioco d'azzardo e i "gratta e vinci"; giochi "nerd" di ruolo e videogiochi in generale; la cosiddetta 'gamification' ("la realtà è un gioco"). Per le prime due categorie non c'è bisogno di spiegare perché; rispetto alla terza, invece - gamification - è utile aggiungere due parole sul perché non verrà approfondita in questo spazio. Dire che "la realtà è un gioco", quindi trasformare per esempio compiti di lavoro, abitudini quotidiane, scadenze, impegni, ecc., in giochi (o app) per rendere tutto più leggero e gratificante, ricade ancora in pieno nella definizione di cui sopra. È un modo di piegare la realtà al gioco, di semplificare la realtà ad abitudine ludica. Sono tutti aspetti che non rientrano in questo spazio di gioco e di approfondimento.
In alternativa si potrebbe prendere la definizione di Gioco, quella più lontana da ciò che di solito si pensa - come suggerisce in un lampo di genio Giuseppe Dossena, grande teorico del Gioco e del Giocare. L'ultima definizione alla voce "Gioco" dal dizionario Treccani, dice infatti:
“Movimento che un pezzo meccanico, un elemento di un congegno, o di più organi collegati insieme, compie all’interno o a contatto di altri elementi: il g. dello stantuffo, il g. di una chiave nella serratura, il g. degli ingranaggi”.
Lo spazio fra gli ingranaggi,
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il granello di sabbia. Ci interessa qui il Gioco come processo trasformativo - come possibilità non-lineare di rapporto con il mondo. Una specie di dispositivo patafisico, dove la Patafisica - ricordiamolo - è "la scienza delle soluzioni immaginarie".
Oltre alla Patafisica, i nostri centri di gravità impermanente sono per esempio i surrealisti, Dada, i situazionisti...
Qui si approfondiscono e si praticano giochi per la scoperta - e riscoperta, e riscoperta - del mondo. Infiniti.
Mettere le mani nella marmellata.
Ti va di provare?
Ah, "L' Altopiano del Nolan", oltre a essere una zona lontana che si trova nel profondo Sud, in Antartide, montagna bianca e misteriosa come un foglio bianco, è anche l'anagramma del mio nome.
Ti va di giocare?
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Sono stati finora messi in circolo e testati con un gruppo di "pionieri"
questi Giochi:
1.
((( IL COLLAGE E IL PUZZLE
Informazione e Social Network. Come de-frammentare il mondo, smontare gli algoritmi e costruire la propria visione creativa delle cose )))
2.
(((DETOURNEMENT E SOGNI Come giocare con le Architetture del Sogno per aprire brecce negli spazi grigi del proprio mondo. Giocare con la non-linearità)))
3.
(((L'INFANZIA E IL MITO Come costruire una propria mito-grafia per aumentare la meraviglia del mondo e riscoprire orizzonti di possibilità attraverso la Memoria. L’immaginario e la rivelazione della realtà)))
4.
(((FUORI DAL LABIRINTO! Il mito come strumento creativo per scoprire il mondo. Tecniche giocose per uscire dai labirinti della vita. Come superare i blocchi creativi con la tecnica del collage. Costruire una propria mappa metafisica del Tesoro. Tecniche giocose per realizzare desideri)))
5.
(((IL TEATRINO DEI SOGNI Come giocare con le Architetture e le Trame del Sogno utilizzando i sogni delle 12 notti sante, per aprire brecce negli spazi grigi del proprio tempo. Giocare con la non-linearità - Parte Seconda))) - - Sviluppo del Gioco in corso - -
6.
(((IL BIZZARRO ALBERO DI NATALE Come giocare con il Tempo più denso, veloce, confuso e magico dell'anno)))
7.
(((TROVARE PEZZI DI SE' PERDUTI PER STRADA Giocare con le mappe immaginarie alla ricerca di preziose cose antiche perdute di sé)))
Ciao
Antonello Palladino
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