Un lavoro più umano
Buongiorno a tutte le nostre lettrici e i nostri lettori (e un saluto ancor più "affettuoso") ai nostri sostenitori.
Questa settimana su SenzaFiltro abbiamo affrontato a vari livelli il tema delle Grandi Dimissioni, che sembra essere diventato il tema di moda delle ultime tre settimane, quando fino a qualche giorno fa sembrava fosse appannaggio di pochi "outsider" fra cui il nostro giornale, che ne aveva anticipato il fenomeno e le naturali conseguenze.
Un fenomeno che parte dall'America e in meno di sei mesi ha raggiunto anche il nostro Paese, sebbene in forma meno radicale: in America i dipendenti delle BigTech sono profili ben pagati, molto specializzati e per questo anche molto ricercati. Sanno, dunque, che possono permettersi le dimissioni al buio poichè in breve troveranno un nuovo impiego.
In Italia il fenomeno ha già raggiunto oltre 500.000 Persone ma è evidente che il nostro mercato del lavoro non gode delle certezze e della mobilità di quello americano e pertanto ha una caratteristica molto diversa. Le Persone durante la pandemia hanno "assaporato" un modello lavorativo più sostenibile (e anche più efficiente), in cui le trasferte non sono un valore aggiunto, il tempo acquisisce una forma più fluida e il portafogli rimane più pesante.
Molti hanno fatto un cambio di vita radicale, abbandonando città a cui non appartengono, dove i costi e la qualità della vita non sono quelli tanto decantati dalla narrazione mainstream, per ricongiungersi alle proprie radici, passare gli ultimi anni di vita dei propri genitori insieme a loro, riappropiarsi di alloggi e di un tempo con i propri affetti che non tornerà più.
Le aziende che hanno capito che questa è una leva fondamentale per attrarre competenze importanti, hanno ceduto ad un organizzazione del lavoro più moderna permettendo NON i due giorni alla settimana di smartworking che non risolverebbero minimamente il problema di chi ha deciso di cambiare rotta anche geografica, ma bensì lasciando ai collaboratori la scelta di QUANDO e QUANTO recarsi in ufficio.
In questo modo hanno intodotto in maniera molto naturale un senso di responsabilità che è sottoposto a controllo sociale e non a controllo manageriale, in cui le Persone fra di loro si organizzano, si gestiscono e si supportano. E queste aziende sono nella stragrande maggioranza proprio le PMI (aziende intorno ai 300 dipendenti con processi mediamente ben strutturati ma ancora un occhio alla personalizzazione della relazione fra colleghi).
Abbiamo dimostrato quanto scritto finora in un articolo firmato da Alessandro Guerriero (Öffnet in neuem Fenster), il nostro economista appassionato di numeri che ha letteralmente messo in discussione attraverso dati nazionali ed internazionali l'Osservatorio del Politecnico di Milano che due giorni prima aveva conquistato le pagine di tutti i giornali senza alcuna replica, nel tentativo di dimostrare come le sole grandi aziende e multinazionali siano in grado di generare processi di innovazione e di attenzione ai cambiamenti in atto.
In un Paese dominato al 90% da PMI. Figuriamoci.
https://www.informazionesenzafiltro.it/aumentano-le-dimissioni-volontarie-in-italia-aziende-e-pa-si-sono-rimangiate-lo-smart-working/ (Öffnet in neuem Fenster)Di questo, ne ho parlato anche a RadioRai mercoledi mattina (Öffnet in neuem Fenster) insieme a Marco Bentivogli che su Repubblica qualche giorno fa aveva riassunto alla perfezione il tema, anche lui convinto che è in corso una rivoluzione che non si può più frenare.
A conferma di quanto scrive Alessandro Guerriero, su SenzaFiltro troverete anche un nuovo articolo della serie "whistleblowers", ovvero le lettere che i nostri lettori ci mandano in forma anonima o anche no, in cui si denunciano situazioni di illegalità o di malessere. Ed è proprio una giovane dipendente di una grande multinazionale del food a fare il punto della situazione (Öffnet in neuem Fenster) a 5 anni dal suo ingresso in azienda.
https://www.informazionesenzafiltro.it/lettera-di-una-ragazza-che-sogna-un-mondo-del-lavoro-umano/ (Öffnet in neuem Fenster)Potete giurare che nel giro di poche ore siamo stati letteralmente sommersi da lettere di altri dipendenti di altre grosse aziende che stiamo raccogliendo a testimonianza del fatto che non sempre "grande è bello".
Come sempre, l'invito è quello di sfogliare per intero il nostro giornale (Öffnet in neuem Fenster) (sia quello online che quello cartaceo che puoi ordinarci in "carta ed ossa" o scaricarlo (Öffnet in neuem Fenster)) e se non lo hai ancora fatto, sostieni il nostro lavoro.
Alla prossima
Osvaldo Danzi
Editore di SenzaFiltro
osvaldo.d@fiordirisorse.eu