Newsletter #38 - Musica e suoni dalla DDR al Caucaso
La musica è la stenografia delle emozioni.
[Lev Nikolaevič Tolstoj]
Una musica può fare – come intonava Max Gazzè alla fine degli anni Novanta – molte cose: dormire, rilassare, esaltare, infastidire, innamorare; insomma, emozionare in tutti i sensi perché raramente lascia indifferenti anche se spesso non ci facciamo caso. In ambito neurochimico, e citando un passaggio meno noto de La Recherche di Marcel Proust, si parla addirittura dell’effetto “madeleine emotiva” perché ascoltare musica ci riporta spesso al passato: “Le canzoni, anche quelle brutte, servono a conservare la memoria del passato, più della musica colta, per quanto sia bella”.
La musica ci racconta moltissime cose e ci apre a nuovi mondi perché è uno degli strumenti che più ci aiuta a conoscere un popolo, una cultura, tradizioni e costumi che si perdono e rinascono nel tempo e nello spazio.
In questa newsletter vogliamo portarvi alla scoperta di alcune realtà musicali oltre il meridiano 13 est, partendo dalla storia dell’affascinante inno della DDR e arrivando nel cuore del Kurdistan turco, senza dimenticare qualche tappa balcanica, i suoni multietnici che caratterizzano la musica tradizionale dell’Ucraina e la voce di alcune band politicamente schierate.
Buona lettura e buon ascolto!
“La musica racconta”, un podcast sulla musica delle minoranze in Ucraina
Un podcast tutto ucraino ci racconta la musica delle minoranze che da secoli arricchisce il patrimonio musicale tradizionale del paese con balli e canti dal suono esotico. Le melodie gagauze, tatare, bulgare ed ebree scelte e raccontate dallo studioso e musicista Andrij Levčenko vi accompagneranno nell’ascolto di La musica racconta.
Auferstanden aus Ruinen, l’inno delle polemiche
“Auferstanden aus Ruinen” era l’inno della Repubblica Democratica Tedesca. La sua storia, lunga quarant’anni, è cominciata per volere dei vertici della DDR ed è stata costellata di accuse e di momenti di popolarità.
Depressione autunno-inverno: il rock alternativo in Romania
La scena alternativa romena, che a prima vista sembrerebbe monopolizzata tra un inoffensivo pop-rock ultramelodico o tamarreggiante, ha trovato la sua strada in maniere diverse, ma con un'identità simile, fatta di disillusione, depressione e rabbia, ma anche in alcuni casi di recupero della musica della tradizione popolare. Dal sudore di locali leggendari come il Club A all'asfalto insidioso della città, abbiamo compilato per voi una playlist.
La volontà radicale e libertaria dei Laibach alla volta di Alamut
In vista dei suoi prossimi concerti a Trieste e Lubiana, Mitja Stefancic ci fa fare la conoscenza con i Laibach, una delle band più importanti dello spazio post-jugoslavo. Quindici i pezzi, tutti linkati e commentati, che ci propone nella sua playlist (Öffnet in neuem Fenster).
Ex-Yu Rock Centar: l’altra faccia di Sarajevo
L’inverno scorso, nel novembre 2022, è stato inaugurato a Sarajevo l’Ex-Yu Rock Centar. Il museo aspira a raccontare la storia della scena rock jugoslava passata e presente e a diventare un punto di riferimento culturale per la città e la regione. Un’intervista a una delle promotrici del progetto, ci racconta com’è nata questa iniziativa.
Il sound dei Darkwood Dub nella Belgrado degli anni Novanta (Öffnet in neuem Fenster)
Nella scena musicale serba, i Darkwood Dub sono tra i (migliori) gruppi che hanno assorbito le trasformazioni del mondo circostante e che non si sono allineati a diffondere la musica turbofolk. Una band poliedrica capace di dare vita a sperimentazioni molto interessanti e tutt’altro che scontate. Qui alcuni dei loro brani da ascoltare.
“Zingaro, gay e grasso”: Azis, il più celebre cantante pop-folk bulgaro (Öffnet in neuem Fenster)
Paragonato a Madonna, la sua ascesa in Bulgaria è un mix di talento e scabrose trovate promozionali che portano i suoi testi e il suo stile a sconfinare in tutta la penisola balcanica, fino in Russia e Turchia: è Vasil Trojanov Bojanov, in arte Azis, che ha saputo fare della discriminazione la chiave del proprio successo. Ascoltate qui una raccolta dei suoi brani più eloquenti.
Jurij Ševčuk: “Stiamo vivendo una vera e propria tragedia, dal sapore di Armageddon”
Gli amanti della musica rock russa non avranno bisogno di grosse introduzioni: il leader della storica band DDT, Jurij Ševčuk, in una nostra intervista non ha risparmiato commenti diretti e accorati rispetto alla drammatica situazione attuale, dimostrando un carattere forte, vigile e sensibile e una coerenza che i suoi fan apprezzano dagli anni Ottanta.
Olcay Bayir: nel cuore della scena musicale del Kurdistan turco
Viene dal Kurdistan turco e canta in cinque lingue: è Olcay Bayir, una voce soprana che racconta la sua terra d’origine, l’Anatolia profonda, al ritmo di suoni ibridi e improvvisati che rivelano tutte le loro diversità culturali in perfetta armonia. L’affascinante panorama musicale che si apre oltre l’Adriatico, dai Balcani al Caucaso e passando per l’Anatolia, è racchiuso in questa breve Guida alla musica dei Balcani e del Caucaso (Öffnet in neuem Fenster) di Gianluca Grossi per Odoya Edizioni.
L’Armenia è la patria dei System of a Down
“Come band abbiamo sempre fatto del nostro meglio per intrattenere e informare. Abbiamo amici e parenti in pericolo in Armenia in questo momento e siamo estremamente preoccupati per la sicurezza del nostro popolo e del nostro paese”: i System of a Down scrivevano questo appello su Twitter nel settembre del 2022, invitando i loro fan - e non solo - ad aiutare la loro terra d’origine, l’Armenia. A un anno di distanza, in seguito alla capitolazione del Nagorno-Karabakh (Öffnet in neuem Fenster), la loro posizione non è cambiata.
Le playlist di Meridiano 13:
Musica ferroviaria da oltre il meridiano 13 (Öffnet in neuem Fenster)
La musica della Perestrojka: una playlist della dissoluzione (Öffnet in neuem Fenster)
Una playlist sulla birra dalla Lituania (Öffnet in neuem Fenster)
Per altri contenuti sulla musica, vi invitiamo a leggere la nostra Newsletter #5 - Eurovision, musica e cambiamenti (Öffnet in neuem Fenster) e gli approfondimenti che trovate sotto l’hashtag Musica (Öffnet in neuem Fenster) a partire dalla nostra Homepage.
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