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Più tecnologia ma conviviale

Sabato 22 febbraio dalle ore 10:30 alle ore 15:30 si potrà venire al Salone Mauro Torlaschi dell’ARCI in Strada alla Fornace 8/b per riparare il frullatore che giace da anni nello sgabuzzino, il computer portatile che va lento come una lumaca o la radiosveglia di un’altra era del digitale.

Restart Party sabato 22 febbraio 2025 Biella Salone ARCI

Ad aiutarci e a spiegarci come fare ci saranno i tecnici di Soluzioni InformEtiche (Öffnet in neuem Fenster) , un’associazione di Torino che sostiene “l’uso etico delle tecnologie e dei mezzi informatici, e quindi promuove il comportamento che esso ispira”, come mettere al servizio degli altri le proprie competenze in modo da diffondere l’autoriparazione.

I Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), ovvero i nostri elettrodomestici e/o oggetti digitali, non solo sono altamente inquinanti, ma hanno al loro interno molti materiali che possono essere recuperati. Ma prima di questo, prima di riciclare, bisogna allungare il più possibile la vita di questi prodotti, bisogna riparare.

Questa iniziativa non vuole essere “una scelta da anime belle”, è una necessità, un comportamento che risparmia danni ambientali e che fa anche risparmiare soldi.

Già ad ottobre scorso con il progetto LED, Laboratori di Ecologia Digitale (Öffnet in neuem Fenster) era stato promosso all’interno della manifestazione Bidigital (Öffnet in neuem Fenster), il primo Restart Party a Biella. LED è stata un’importante esperienza in cui erano coinvolte varie realtà come Semi di Serra, Croce Rossa Ivrea, BILUG, Accademia dell'Hardware e del Software Adriano Olivetti e Legambiente Dora Baltea, sostenuti da Fondazione Compagnia di San Paolo.

Il Circolo Tavo Burat ritiene importante promuovere e rilanciare queste esperienze e perciò ha organizzato insieme a Semi di Serra, piccola associazione di Roppolo e Viverone, questo secondo Restart Party.

A seguire, dopo le riparazioni degli Apparecchi Elettrici ed Elettronici, alle 15:30 ci sarà un incontro con Norberto Patrignani, docente di Computer Ethics “Come comunicare bene e democraticamente nell'era digitale”.

Ho vissuto gli anni dove si vedeva la tecnologia digitale come una tecnologia di liberazione, di accesso alla conoscenza.” ha spiegato Patrignani in un recente incontro lo scorso 25 gennaio a Viverone “e ritengo che le tecnologie conviviali devono essere aperte, comunitarie, e devono essere decentrate.” Ovvero tutto l’opposto di ciò che sono oggi.

Immagine di Norberto Patrignani con felpa Olivetti, macchina da scrivere e immagini di meccanismi e statistiche
Norberto Patrignani by Youssef Haddar
Kategorie Notizie dalla Serra d'Iv

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