Accanto alla crisi umanitaria e al tracollo economico, l’Ucraina si trova a fare i conti con le prime avvisaglie di una gravissima crisi ambientale. Come spiega Sofia Belardinelli in apertura di questo numero di MicroMega+ (“La lunga ombra della catastrofe ambientale in Ucraina (Abre numa nova janela)”), la guerra in corso sta lasciando dietro di sé una scia di devastazione dell’ambiente fatta di inquinamento, distruzione delle risorse primarie e perdita massiccia di biodiversità.
Il diritto alla cura e la battaglia per la moratoria dei brevetti sui vaccini. L’asservimento di media e politica agli interessi di Big Pharma. Il ritorno dei movimenti sulla scena politica. Per la serie “La politica che (non) c’è (Abre numa nova janela)”, Daniele Nalbone intervista Vittorio Agnoletto, medico e docente di Globalizzazione e Politiche della Salute all’Università di Milano: “Agnoletto: ‘Un altro mondo è possibile, ma solo costruendo ponti’ (Abre numa nova janela)”.
“Cipro: porta d’Europa (Abre numa nova janela)” è il titolo del reportage di Velania Mesay dall’isola diventata negli ultimi anni una porta attraverso la quale migliaia di migranti cercano quotidianamente di entrare in Europa. Una nuova rotta migratoria nel Mediterraneo orientale che sta portando al collasso il sistema cipriota di asilo.
Il ruolo della Cina nella guerra in Ucraina. Il rapporto privilegiato con la Russia. L’attivismo diplomatico. La questione di Taiwan. I problemi interni a Shanghai. Valerio Nicolosi intervista a Giada Messetti, giornalista e sinologa: “Gli equilibrismi geopolitici del Dragone (Abre numa nova janela)”.
Dal panopticon di Bentham al distopico progetto disneyano di città ideale, dall’esperimento carcerario di Stanford all’“anarchia del potere” nel film “Salò” di Pasolini. Se obbedienza e sottomissione non necessitano di una coercizione visibile o di violenza, com’è possibile tracciare il limite dell’abuso di potere? A questo interrogativo è dedicata la riflessione di Luigi Corvaglia “Salò o le 120 giornate di Topolinia (Abre numa nova janela)”.
La libertà di coscienza e di opinione è un pilastro delle società democratiche. Ma – come argomenta Cinzia Sciuto (“L’equivoco della libertà di opinione (Abre numa nova janela)”) – questo non significa che lo Stato debba essere indifferente rispetto alle credenze e alle visioni del mondo dei propri cittadini.
Buona lettura!