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omanzi, saggi e film da scoprire e riscoprire. Per la seconda settimana MM+, la newsletter di MicroMega, vi accompagna con un “menù” a sei portate, ricco ma leggero: sei consigli per una piacevole pausa estiva.

L’antipasto di questa settimana è offerto da Maria Mantello che ci racconta L’ultima estate di Cesarina Vighy, libro in cui l’autrice, malata di sclerosi laterale amiotrofica, ci parla dell’amore per la vita con una scrittura chiara e asciutta, costringendoci a riflettere sull’immanenza storico-biologica dell’unica vita che abbiamo a disposizione (“‘L’ultima estate’, il testamento-bilancio di una vita che sfugge (Abre numa nova janela)”).

Come primo piatto Maria Concetta Tringali ci presenta Tomás Nevinson, l’ultimo lavoro dello scrittore madrileno Javier Marías: un’opera shakespeariana, una tragedia senza tempo (“‘Tomás Nevinson’, la sofferenza di un secolo (Abre numa nova janela)”).

Per secondo Domenico Tambasco ci fa assaggiare L’errore di Cartesio, saggio in cui il neuroscienziato Antonio Damasio spiega che ruolo hanno le emozioni nei processi decisionali: un viaggio appassionante nei meandri della mente umana, che condurrà il lettore a scoperte impensabili (“La razionalità delle emozioni (Abre numa nova janela)”).

Il contorno è offerto da Silvano Fuso che ci racconta Homo credens, il libro di Michael Shermer che illustra i meccanismi che ci fanno coltivare e diffondere idee improbabili (“‘Homo credens’: perché crediamo in bufale e fake news? (Abre numa nova janela)”).

Il dolce di questa settimana è preparato da Francesco ‘Pancho’ Pardi che ripercorre per noi la storia di Candaule e Gige, che segnerà il destino di Creso, al centro non solo di una delle novelle di Erodoto, ma anche di due opere di Hebbel e Gide, a testimonianza del fascino irresistibile dell’originale da cui traggono spunto (“Variazioni su un tema di Erodoto (Abre numa nova janela)”).

Anche il menù di questa settimana si conclude con un film. Fausto Pellecchia ci presenta L’ombra di Stalin – Mr Jones di Agnieszka Holland, uscito nelle sale cinematografiche nel 2020: una delle rarissime evocazioni di uno dei crimini di massa più terribili del XX secolo, commesso da Stalin in Ucraina (“Un film sulla fame. Di verità (Abre numa nova janela)”).

Buona lettura!

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