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MAG #8 

SPOILER: La vita lavorativa perfetta non esiste (anche se provano a farcelo credere)

In questo numero di MAG, partiamo dal post di Factanza (Opens in a new window) che esprime l’importanza di non prendere come “benchmark” di vita ciò che vediamo sui feed dei nostri social per fare con te una riflessione ampia e concreta rispetto al tema della perfezione.

Sin dal tempo degli antichi romani (che per primi hanno definito la perfezione come ciò per cui si persegue il fine (Opens in a new window)), l’umanità è andata alla ricerca dell’armonia, della bellezza, del superumano, creando miti e leggende attorno a qualcosa che potesse ispirarci, a cui le persone volessero tendere. Dalla matematica alla fisica, dall’arte all’etica.

Questo, oltre ad averci lasciato un’eredità artistica immensa che raramente sappiamo valorizzare (...), ha impresso nelle generazioni a seguire la ricerca della perfezione, dell’oltre, del pazzesco, dell’inarrivabile, del divino, fino a trasferirci, ai giorni nostri. Il bisogno di venerare la perfezione che ci circonda, prima di svegliare una sana curiosità che potrebbe portarci a chiederci per quale motivo ne siamo attratti o qual è stata la strada per arrivarci. O ancor meglio: per quale ragione consideriamo una qualsiasi cosa perfetta? SPOILER: la perfezione non esiste.

Ebbene sì, se guardiamo da vicino qualsiasi cosa e se vogliamo davvero vederla, troveremo delle imperfezioni (forse ad eccezione unica - a conferma della regola - del Cristo Velato (Opens in a new window)). Perché l’uomo è imperfetto! WOW, incredibile l’essere umano.

Razionalmente sembra una cosa ovvia, ma riflettere sul fatto che ogni riferimento che è dato nei sistemi in cui viviamo (scolastico, fiscale, legale, lavorativo, ...) è creato dall’uomo e quindi è imperfetto ci può aiutare tantissimo a coglierne i limiti, esserne più tolleranti e stressarci di meno.

Spesso cerchiamo fuori ciò che non troviamo dentro di noi e, a causa di tematiche legate a come funziona il nostro cervello (che vedremo più avanti su MAG), ciò che “ci torna”, che è “a bolla”, è armonioso abbastanza per essere preso come esempio fuori di noi ed essere venerato.

Ma se la perfezione non esiste, su Instagram, Linkedin o fuori, a cosa dobbiamo tendere? A cosa dobbiamo ispirarci?

https://www.google.com/url?sa=i&url=https%3A%2F%2Ftenor.com%2Fview%2Fsheldon-breathing-paper-bag-bag-breathing-deep-breath-gif-16222342&psig=AOvVaw0p4Z3Wk0R_CGTYSip4UY0k&ust=1654332953423000&source=images&cd=vfe&ved=0CAwQjRxqFwoTCPiqg9L0kPgCFQAAAAAdAAAAABAD (Opens in a new window)

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