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MicroMega +, il numero del 25 agosto 2023

Su MicroMega+ di questa settimana parliamo di:

clima, la necessità di ridurre le emissioni e il greenwashing dei governi; quando a discriminare sono gli algoritmi; il genocidio dimenticato dei kurdi in Iraq; desaparecidos; 60 anni da “I have a dream”.

EMERGENZA CLIMATICA Clima, basta negare: è tempo di ridurre le emissioni (Si apre in una nuova finestra) di Roberto Buizza

Il tempo stringe e le evidenze sono incontrovertibili: la temperatura terrestre si innalza e il responsabile è l’uomo, a cui non resta nient’altro da fare se non ridurre le emissioni. Con l’ausilio dei dati vediamo in che misura, anche in relazione al caso specifico dell’Italia.

Un pianeta da rammendare (Si apre in una nuova finestra) di Marco d’Eramo

A fare greenwashing ormai non sono solo le aziende ma anche i governi, che gettano fumo negli occhi dei loro cittadini proponendo piccoli palliativi per nulla incisivi. Ne è un esempio un recente provvedimento preso in Francia per evitare sprechi nell’abbigliamento. Una misura ridicola, che non affronta per nulla una questione ambientale presentata sempre e comunque come un problema futuro, nonostante costituisca un drammatico – e colpevolmente ignorato – presente.

TECNICA ED ETICAIl lato oscuro dell’IA: quando a discriminare sono gli algoritmi (Si apre in una nuova finestra) di Angela Galloro

Siamo abituati a considerare la tecnologia come un elemento neutro e performante, in grado di implementare i processi che regolano le nostre vite. Ma non dobbiamo dimenticare che a programmarla siamo noi e quindi non può che riflettere il nostro modo di approcciarci al mondo, con tutti i suoi difetti. Avviene così anche con l’Intelligenza Artificiale, troppo spesso discriminatoria. È quindi necessaria una maggiore regolamentazione: che cosa succede a proposito in ambito UE?

MEMORIA Il genocidio Anfal, la strage dimenticata dei kurdi dell’Iraq (Si apre in una nuova finestra) di Silvia Cegalin

Anfal è il nome che prende il genocidio dei kurdi dell’Iraq, operato nel 1988 per mano del regime di Saddam Hussein. Una strage tanto atroce (massiccio fu anche l’uso di armi chimiche) quanto dimenticata. Per questo l’associazione UDIK cerca di mantenerne viva la memoria, oltre a promuovere iniziative volte a rispondere ai bisogni attuali del popolo kurdo.

Desaparecidos di tutto il mondo, una giornata per non dimenticare (Si apre in una nuova finestra) di Claudia Fanti

Il 30 agosto si celebra la Giornata internazionale delle vittime delle sparizioni forzate. Per definirle in tutto il mondo viene usato il termine “desaparecidos”, non a caso coniato per le vittime dei regimi dittatoriali dell’America Latina, Argentina in primis. Nel corso degli anni, al di là di amnistie e indulti, il coraggio e la tenacia dei familiari (madri, nonne e figli) ha via via portato alla luce il fenomeno, che non ha risparmiato nemmeno cittadini italiani. Ancora oggi in troppe parti del mondo questa pratica barbara viene impiegata per eliminare gli oppositori dei regimi autoritari e per questo non dobbiamo considerare il fenomeno dei desaparecidos soltanto il retaggio di un triste passato.

L’ANNIVERSARIO“I have a dream”, 60 anni dopo (Si apre in una nuova finestra) di Martino Mazzonis

60 anni fa, durante la March for Jobs and Freedom di Washington, Martin Luther King teneva il suo più celebre discorso. Un discorso che nel corso dei decenni è stato spesso svuotato del suo contenuto antagonista in seguito all’estrapolazione delle parti che sembrano invitare soltanto alla concordia. Ma, pur venendo criticato dalla sinistra radicale afroamericana, il reverendo era solito pronunciare parole risolute nonostante i toni accomodanti che le accompagnavano.