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Mappa concettuale - La NUOVA ITALIA di NAPOLEONE: le REPUBBLICHE SORELLE

Il 17 ottobre 1797 si incontrano a Campoformio, alle porte di Udine, il generale francese dell'armée d’Italie Napoleone Bonaparte e il conte austriaco Ludwig Josef von Cobenzl. Senza consultarsi con il Direttorio, Napoleone consegna gran parte del territorio della Repubblica Democratica Veneta, compresa Venezia, agli austriaci. In cambio gli Asburgo rinunciano formalmente al Belgio e alla Lombardia. La notizia della cessione di Venezia all’Austria è una doccia fredda per la popolazione italiana: Napoleone passa da liberatore a conquistatore. Nonostante il sentimento di delusione dopo Campoformio, Napoleone ha avviato un processo inesorabile nella penisola: la questione nazionale italiana. Il 14 giugno 1797 era nata, dalle terre dell’antica Repubblica di Genova, la Repubblica Ligure, staccata dai territori piemontesi che erano stati assorbiti un anno prima dalla Francia. Il 29 giugno del 1797 la Repubblica Cispadana e Transpadana con i territori veneziani tra Adda e Adige si erano uniti nella Repubblica Cisalpina. Dopo la partenza di Napoleone dal teatro italiano i francesi non interrompono la loro conquista. Louis-Alexandre Berthier marcia su Roma e il 15 febbraio 1798 papa Pio VI è deposto e portato in Francia: nasce la Repubblica Romana; il papa sarebbe morto l’anno dopo. Anche il più grande stato indipendente d’Italia, il Regno di Napoli, non può niente: dopo una campagna disastrosa per riconquistare Roma, Napoli è presa dai francesi e il 23 gennaio 1799 nasce la Repubblica Partenopea. Ferdinando IV si rifugia in Sicilia. Ma se da un lato arriva la libertà democratica, dall’altro la Francia esige il conto di questa liberazione: le repubbliche sorelle sono tenute a pagare tasse ingenti a Parigi, oltre a subire il sistematico saccheggio di opere d’arte e manoscritti destinati al nuovo grande progetto della capitale, il Louvre. La situazione però non è così stabile: le repubbliche sorelle si basano sulla presenza francese sul territorio per esistere e, quando nel 1799 la Francia inizia a lasciare la penisola, arriva la resa dei conti. La crisi delle repubbliche giacobine parte dal sud, dalla Repubblica Partenopea: dopo la fuga di Ferdinando IV di Borbone e una guerra civile tra patrioti e lazzaroni, così noti i sostenitori dei borbone, è la più fragile delle repubbliche. Ferdinando IV consegna l’incarico di riconquistare Napoli al cardinale dell'altissima nobiltà Fabrizio Ruffo: il cardinale riesce fin da subito a mobilitare i contadini e i ceti bassi delle città per marciare contro i giacobini.

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