Sicilian Post è un progetto editoriale nato a inizio 2017 dall’esigenza di ritornare al contatto con la realtà, declinando il buon giornalismo nell’era digitale. La linea editoriale, in questo senso, è incentrata sulla qualità e si basa sulla scelta di non pubblicare agenzie di stampa o comunicati, bensì storie toccate con mano. La redazione nasce dall’impegno di una decina di “under 35” ed è ora composta da giovani giornalisti e professionisti dall’esperienza trentennale.
Il progetto ha ricevuto riconoscimenti come il premio Giovanni Giovannini – Nostalgia di Futuro 2017 (promosso da Media 2000 e patrocinato da FIEG, FNSI e Rai) come miglior startup giornalistica.
Nel 2018, il progetto “ARIA”, un tool per giornalisti che utilizza machine learning per trasformare testi in infografiche è tra i 9 progetti finanziati da Google in Italia all’interno del programma Digital News Innovation Fund.
Dallo stesso anno Sicilian Post promuove annualmente il workshop “Il giornalismo che verrà”. Il progetto è sostenuto da una serie di partner pubblici e privati: da Google GNI all’Università di Catania. Tra gli ospiti che hanno partecipato negli ultimi anni figurano personalità come Jeff Jarvis, Agnese Pini, Luciano Fontana, Madhav Chinnappa, Fernando De Haro, Laura Silvia Battaglia, Domenico Quirico,
Il Sicilian Post ha curato 100 numeri del settimanale Sicilian Stories uscito per due anni come inserto con il quotidiano “La Sicilia” di Catania. Il progetto speciale ha comportato delle pagine illustrate e alcuni esperimenti di interazione tra carta e digitale tramite realtà aumentata e QR code.
Nel corso degli anni sono state realizzate pubblicazioni speciali come l’ebook "Il giorno dopo", che raccoglie riflessioni sugli scenari post-pandemia di personalità tra le quali Sabino Cassese, Ferruccio De Bortoli, Antonio Spadaro, Derrick De Kerckhove, Francesco Priolo, Leandra D’Antone, Lina Scalisi.
Dal 2022 Sicilian Post ha avviato anche una attività da editore librario. Il primo libro in catalogo è il volume-inchiesta “Giovani Invisibili”, del giornalista Giuseppe Di Fazio, che affronta il delicato tema della povertà educativa.