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MicroMega+, il numero del 27 gennaio 2023

Nella celebrazione della Giornata della Memoria, data simbolo del nostro calendario civile, Teresa Simeone riflette per noi su ”Karl Jaspers e la questione della colpa (Opens in a new window)”: tra tormenti e doveri etici, il filosofo fece della responsabilità collettiva della Germania un tema di sofferte riflessioni, assumendosi il compito di identificare e distinguere fra attribuzione di colpe politiche, morali, metafisiche.  

L’estrema destra in America Latina è sempre più violenta (Opens in a new window)” osserva Claudia Fanti in una dettagliata ricostruzione per MicroMega+ delle ultime vicende nel continente. L’assalto dei bolsonaristi al palazzo del Congresso in Brasile è solo l’ultimo atto: dalla sospensione democratica di fatto in Perù con decine di vittime fra i manifestanti fino all’attentato a Cristina Kirchner in Argentina, l’estrema destra connessa ai movimenti reazionari mondiali continua a minacciare democrazia e diritti nel nome di ”Dio, Patria, Famiglia”.

In Italia alcune discussioni sembrano destinate a ripetersi all’infinito. Per esempio quella sul Ponte di Messina. Perché ”Il Ponte sullo Stretto di Messina non è un progetto ma un emblema (Opens in a new window)” che risponde a esigenze simbolico-politiche, scrivono i tre docenti dell’Università di Catania Giuseppe Inturri, Francesco Martinico e Fausto Carmelo Nigrelli. Ma se l’obiettivo è migliorare la vita degli abitanti e i trasporti, altre proposte si dimostrano, a un’analisi tecnica, ben più efficienti: per esempio realizzare l’Alta Velocità tra Palermo, Catania e Messina e organizzare un servizio di traghetto con autotrasporto.

”La sinistra è morta viva la sinistra?”: ieri è uscito il volume di MicroMega 1/2023 (Opens in a new window), in cui intellettuali, giornalisti e scrittori si confrontano con le tesi del direttore Paolo Flores d’Arcais sulla sostanziale fine della sinistra politica e le contraddizioni di quella sociale. Raccogliamo la riflessione anche su MicroMega+ con ”Democrazia e partiti: appunti su una débâcle (Opens in a new window)”. Per Fabio Armao, le ragioni dell’involuzione odierna di democrazia e partiti in Europa e negli Stati Uniti vanno cercate nel trionfo del neoliberismo e nella conseguente mercatizzazione della politica, che ha finito per imporre partiti leggeri, ridotti a poco più di semplici comitati elettorali affidati a leader carismatici e venditori di sé stessi.

Non c’è giustizia più spaventosa, perché definitiva, irreparabile, della diseguaglianza del morire: è una discriminazione che a moltissimi toglie decine di anni della propria irripetibile vita, e a pochi altri ne regala, solo in base allo stato sociale e al censo. È ”Il distanziamento sociale della morte (Opens in a new window)”, scrive Marco d’Eramo. E oltre ogni retorica sul progresso, negli ultimi decenni la forbice fra la speranza di vita dei ricchi e quella dei poveri non ha fatto che ampliarsi.

Venti anni fa, nel 2003, la scrittrice Azar Nafisi pubblicava ”Leggere Lolita a Teheran”. La tragica situazione in Iran, in particolare la condizione delle donne, suggerisce di tornare al libro e rileggerlo ai tempi della rivoluzione (Opens in a new window), scrive Luciano Manicardi, monaco di Bose, in questo lungo saggio letterario che pubblichiamo in due parti. Nelle ragazze di Nafisi troveremmo infatti molti prodromi della rivoluzione di oggi.

ERRATA CORRIGE: Era il 20 gennaio del 2023 e fra tutti questi venti e i tre, abbiamo fatto confusione: nella scorsa newsletter, abbiamo parlato dei ”vent’anni” dalla morte di Audrey Hepburn avvicinandola cronologicamente a quella di Gianni Agnelli, mentre Audrey Hepburn è morta nel 1993 e quest’anno ricorre il trentennale della scomparsa. Ce ne scusiamo con tutti i lettori.

È tutto per questa settimana,

grazie e buona lettura dalla redazione di MicroMega

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