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Newsletter #16 - Mostri, superstizioni e altre cose spaventose

Halloween – contrazione di “All Hallows’ Eve (Evening)”, ovvero Vigilia di Ognissanti – si avvicina e per l’occasione Meridiano 13 vi regala un viaggio (Opens in a new window) attraverso alcune delle più curiose e affascinanti storie di superstizioni, credenze, spiriti, santi, demoni e altri esseri soprannaturali che si tramandano da secoli, tra il sacro e il pagano, dal nostro arco alpino fino alle steppe orientali del continente.

Buona lettura!

Credenze che si incrociano, che si mescolano, pratiche antiche e tradizioni che diventano feste nazionali. Con l’avvicinarsi del nostro ‘giorno dei morti’, il nostro Gian Marco Moisé (Opens in a new window) vi parla della versione rumena, moldava e ucraina di questa festa religiosa: il paștele blajinilor, letteralmente traducibile come “Pasqua dei Beati”. Fate, però, molta attenzione perché questa festività non viene celebrata a novembre, ma il lunedì successivo alla domenica di San Tommaso, otto giorni dopo la Pasqua ortodossa.

Corna, pellicce ispide, fruste, verghe, catene, campanacci, artigli: sono i krampus ed escono dalla montagna la sera del 5 dicembre. Li potete incontrare nell’arco alpino tra Austria, Slovenia e Italia, ma non dovete temerli se quest’anno sapete di essere stati buoni! La nostra Martina Napolitano (Opens in a new window) è curiosa: li avete incontrati anche voi?

Si festeggia il 19 gennaio e, all’interno dell’ampio e variegato mondo del folclore macedone, rappresenta una delle tradizioni più sentite dalla nazione: stiamo parlando del Vodici o Bogojavlenie, l’Epifania ortodossa in Macedonia del Nord. Un rito che richiede una discreta dose di resistenza alle intemperie per coloro - rigorosamente uomini - alla ricerca di un anno particolarmente fortunato. Direttamente da Skopje, il nostro Nicola Zordan (Opens in a new window) vi racconta alcune credenze e tradizioni macedoni.

Aprire una finestra per cambiare l'aria in una stanza. Sembrerebbe una cosa normalissima, ma non nei Balcani: come ci spiega il nostro Tobias Colangelo (Opens in a new window), in quella parte del mondo questo fenomeno ha un nome, promaja, che è temuto dalle generazioni più anziane ed è ritenuto la causa a qualsiasi sorta di problema di salute per le persone che ne sono esposte.

A ognuno di noi sarà capitato di sentire che rompere uno specchio porti sfortuna. Forse non tutti sanno, però, che questa superstizione prende origine da Pan Twardowski, uno dei maghi più famosi di tutta la Polonia in grado di evocare spiriti e di sfidare il diavolo. In questo articolo a firma della nostra Laura Cogo (Opens in a new window) vi proponiamo la nascita di questa leggenda e una guida ad alcune delle più strane superstizioni polacche.

Il mondo degli spiriti attraversa culture e popoli differenti, tracciando sorprendenti linee di affinità. Il folclore degli ebrei in Europa orientale è ricco di demoni e altre creature magiche. Tra queste troviamo il golem, gigante d'argilla creato dai maestri cabalisti medievali. Maria Savigni (Opens in a new window) ne esplora la leggenda e le sue origini nella cultura semitica, ma anche i suoi riflessi nella costruzione del mito moderno di Frankenstein.

Il solstizio d’estate è un ricordo lontano, come anche i rituali tradizionali attorno ai fuochi estivi di Ivan Kupala, ricchi di mitologia e leggende sugli spiriti delle foreste slave e gli antichi miti pagani. Eppure, mavka e rusalke rimangono tutto l’anno nell’animo dei popoli dell’Europa orientale, dal Baltico alla Russia. Ce ne racconta la nostra Claudia Bettiol (Opens in a new window).

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