“Sta andando tutto male” e aspettiamoci di peggio

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Volevo citare il grande Maestro Bini in questo numero di Chiacchiere e Pad perché forse è la colonna sonora giusta per raccontare un po’ quello che sta accadendo nell’industria nelle ultime settimane. Confusione, chiusura di studi, comunicazione alla rinfusa. Insomma l’industria dei videogiochi sta affrontando un periodo di “crisi mistica” come mai prima d’ora.

Mentre noi stiamo bellamente giocando alle nostre console o con i nostri pc, li fuori c’è un’industria che sembra quasi aver perso il filo della ragione. Solo poche settimane fa tutto il caso Helldivers 2 ha gettato Sony in un polverano mediatico gigantesco, facendo addirittura arriva la community del gioco a riempirlo su Steam di recensioni negative. Tutto questo perché Playstation aveva dichiarato che per continuare a giocare al titolo sarebbe stato necessario creare un account PSN.

Alla notizia ovviamente in molti sono rimasti abbastanza perplessi, per quanto questa cosa fosse già stata detta. Il caso vuole che poi non c’era un piano B per i giocatori che vivono in paesi dove il PSN non è disponibile. Semplicemente avrebbero perso la possibilità di giocare ad Helldivers 2. Ora…io non entro in merito alle scelte o alla questione aziendale, ma c’è da dire che sembra quasi una di quelle decisioni prese un pomeriggio in una sala conferenze, dove tutti si fanno i complimenti per il successo del gioco in questione. Quindi come sfruttare questo enorme successo? Beh, facciamo linkare gli account psn cosi ci pompiamo i numeri da comunicare.

Helldivers 2: quando c'è di mezzo il tradimento... - Sortiraparis.com

Peccato che forse non si era pensato a come avrebbe reagito la community. Fortunatamente Sony ha fatto un passo indietro e tutto è tornato alla normalità. Anche se un po’ di ricadute ci sono state, tanto che il community manager di Helldivers 2 è stato licenziato dopo aver “incitato” gli utenti su discord a farsi sentire sfruttando qualsiasi mezzo a propria disposizione, insomma non proprio una mossa geniale da parte di un community manager, sapendo che una cosa del genere potrebbe avere un impatto negativo sul titolo per il quale lavori.

Non sono passati neanche due giorni dalla fine di sto casino che ecco che bussa Microsoft e fa “cucù” per comunicarci la chiusura di un po’ di studi. Insomma ragazzi, ma non possiamo vivere un po’ in santa pace? Avrei un lavoro da cercare io, per carità, vogliamo starci calmi in quest’industria?

Scherzi a parte, Arkane Austin(Redfall), Tango Gameworks(Hi-Fi Rush, The Evil Within), Alpha Dog(Mighty Doom) e Roundhouse Games(studio di supporto) sono stati chiusi definitivamente. Una notizia che ha fatto raggelare non solo giocatori e giornalisti, ma anche il sentiment che ho testato su Linkedin tra i professionisti del settore era alquanto strano. Sinceramente una notizia cosi non ce la si aspettava e la cosa molto “strana” è che si tratta comunque di aggregati che facevano parte di Bethesda. E’ molto probabile quindi che si tratti di una scelta fatta su base monetaria e per rientrare di alcuni costi che Zenimax doveva affrontare.

Stiamo comunque parlando di studi che almeno dall’esterno erano in super salute. Tango aveva appena fatto uscire Hi-Fi Rush, una piccola perla action con degli elementi da rythm game interessantissimi, riscontrando un successo tra il pubblico. Per chi non lo sapesse, era lo studio fondato da Shinji Mikami, non vi dice nulla? Se vi dicessi Resident Evil? Esatto è la persona dietro alla creazione del gioco che tanto amate. Ma pochi mesi fa egli stesso aveva annunciato il suo abbandono di Tango per fondare un nuovo studio (Opens in a new window).

Non è propriamente una notizia che mette di buon umore i giocatori, beh e pensate come possa essere rigenerante per chi invece nel settore ci lavora o mira ad entrarci, se nemmeno studi cosi sono al “riparo” dalle chiusure, quali sono quelli che invece non devono dormire sogni tranquilli?

Ho letto molto in giro, ma aldilà di chi parla senza un senso logico, ho sentito anche tante allusioni sul fatto che il tutto sia da imputare alla strategia del Game Pass adottata ormai da Microsoft qualche anno fa. Per quanto possa essere una teoria plausibile non sono sicuro al 100% che si tratti di questo. D’altronde sappiamo bene quanto l’acquisizione di Zenimax sia stata quasi un parto per l’azienda di Redmond e non credo che la divisione Xbox non si sia fatta i conti considerando anche il Game Pass.

D’altronde ne veniamo da un periodo in cui lo stesso Spencer ha annunciato un piccolo cambio di strategia con dei giochi che arrivano su PS5. E sono sicuro che tanti altri ne arriveranno nel prossimo futuro. Allora a cosa dobbiamo tutto questo? Io sono fermamente convinto che il Covid ha distrutto i piani di previsione di tante aziende, mirando sempre più in alto. Da chi guarda questo settore sia con occhi da fruitore che da chi ci sta entrando sempre più dentro, è lampante che il tutto debba subire una rivoluzione. Dobbiamo tornare ad una dimensione più sostenibile.

Gli studi ora come ora hanno bisogno di tempi davvero prolungati per la produzione di un gioco AAA, i costi stanno diventando quasi insostenibili per i team più “piccoli”, figuriamoci per chi non riesce a trovare spazio per se o che fatica a comunicare i propri intenti.

ORA BASTA! Questa newsletter sta durando davvero tanto e vi sto rubando troppo tempo! Vi voglio bene, ma non voglio tenervi in ostaggio!

TELOCONSIGLIO #15✨

Il consiglio di oggi è invece per tutti gli amanti dei gatti. Solo ieri è uscito Little Kitty Big City. Non vi dico nulla, se non che siete un gatto che deve tornare nel suo appartamento. Compratelo (Opens in a new window)oppure scaricatelo tramite Game Pass.