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MAG #30

Violenza di genere ed inclusione sul lavoro đŸ€

Abbiamo appena superato una data importante, il 25 novembre, giornata internazionale contro la violenza di genere.

Secondo l’Istat (Öffnet in neuem Fenster), “Sono un milione 404 mila le donne che nel corso della loro vita lavorativa hanno subito molestie fisiche o ricatti sessuali sul posto di lavoro.” Questo numero rappresenta l’8,9% delle lavoratrici attuali o passate, incluse le donne in cerca di occupazione.

È un problema sistemico, difficile da smantellare, che riguarda e richiede l’attenzione e l’impegno di tutt*

Come spiega molto bene questo post di Factanza (Öffnet in neuem Fenster) la violenza di genere, sia fuori che dentro il contesto lavorativo, rappresenta la punta dell’iceberg di una struttura dove alla base troviamo battute misogine e che nell’insieme prende il nome di cultura dello stupro.

🧐Cosa significa cultura dello stupro?

Il post (Öffnet in neuem Fenster)definisce la “Cultura dello stupro” come un’espressione utilizzata per descrivere una “cultura” nella quale non solo la violenza e gli abusi di genere sono molto diffusi, minimizzati e normalizzati, ma dove sono normalizzati e incoraggiati anche gli atteggiamenti e le pratiche che giustificano e sostengono quella violenza e che pretendono di avere il controllo sulla sessualità femminile.

Secondo la ricerca “Charting the Financial Costs of Workplace Sexual Harassment” (Öffnet in neuem Fenster) una donna su quattro subisce molestie sessuali sul posto di lavoro nel corso della propria vita. Per questo ciĂČ che avviene nel contesto lavorativo come anche la cultura aziendale giocano un ruolo fondamentale nel contrastare questa problematica.

đŸ’Ș Cosa possiamo fare noi nella nostra quotidianitĂ  lavorativa

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