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Casa dolce casa

Vi siete mai posti l’idea di quale sia davvero casa vostra?
Intendo in senso figurativo sia chiaro, eppure quando guardiamo un opera di finzione o se leggiamo un libro, la nostra immaginazione viaggia velocemente facendoci immaginare posti lontani, magari anche mai esistiti. Ed è proprio in questi momenti che a me capita spessa di immaginare una vita parallela.

Mi riconosco molto spesso di avere un’immaginazione abbastanza fervida, riesco a immaginare molto bene le cose che leggo oppure che io stesso penso (ecco il motivo per cui mi hanno detto di essere un ottimo Dungeon Master). Aldilà di questo però, quando ci catapultiamo in questo mondi “alternativi” molto spesso li riempiamo. di elementi utili per noi stessi. Cose che avremmo sempre voluto, modelli di persone che vorremo essere e/o persone che non vediamo più (o almeno, come noi li immaginiamo ancora).

In tutto questo la nostalgia ha un ruolo importantissimo, perché è un po’ il motore che fa da creazione e da impulso per la nostra mente. Anche ora ad esempio per dare il via a questo numero di Chiacchiere e Pad ho messo su “Asylum for the feeling” una canzone molto evocativa per me, presa a piene mani da quel capolavoro che è Death Standing.

-INTERMEZZO-
Come per il precedente, anche per questo vi invito a recuperare il numero 0 di Rewind in Memory Lane. Il nuovo inserto di Chiacchiere e Pad che mira a dare un pugno alla nostalgia. Nel senso che ci faremo colpire duramente per cercare di capire se è una cosa buona o a volte ci trae in inganno.

https://steadyhq.com/it/chiacchiere-e-pad/posts/5f9ffde7-0be4-4684-a62c-3515c89bcfa5 (Öffnet in neuem Fenster)

-FINE INTERMEZZO-

Quanto le opere di finzione ci aiutano con l’immaginazione e con lo sviluppo di una nostra voglia di sperimentare? Per me tantissimo. Ed è proprio grazie al titolo che ho citato sopra che ho avuto l’epifania qualche giorno fa. D’altronde il mondo di Death Standing è cosi lontano da noi e dalla realtà che è complesso pensare a noi come “specie umana” all’interno di un setting di quel tipo.

Eppure un po’ forse per la musica che fa da compagna di viaggio, un po’ per come si svolge il gameplay quel gioco riesce comunque a colpire una parte precisa della nostalgia. Tanto da evocare ricordi e soprattutto evocare in me pensieri e mondi neanche mai vissuti.

Questa cosa in realtà capita anche molto spesso con i film, soprattutto se hanno un determinato tema o trattano anch’essi il tema della nostalgia. Ma le nostre case d’altronde, nella nostra mente, sono tantissime e sono ben delineate?

Ad esempio, basti pensare ai milioni di videogiocatori che hanno addobbato le loro isole all’interno dell’ultimo Animal Crossing. Ebbene si, anche in quel caso quello che veicola il nostro modo di giocare sono le nostre voglie, il nostro escapismo. La voglia di andare via da una vita che forse in qualche modo non ci piace.

Ad oggi 28/11 sto scrivendo questo numero di Chiacchiere e Pad con una consapevolezza di me molto diversa rispetto ad un anno fa. Forse lo scorso anno avrei scritto parole diverse o forse non avrei mai affrontato un tema del genere. Ora sono alle prese con tante cose e sto svolgendo un lavoro che davvero mi piace (per chi non lo sa ancora, faccio il producer in un piccolo studio indie appena nato).

La nostalgia la uso come meccanismo di creazione ed è forse anche per quello che ho deciso di creare Rewind in Memory Lane. E tutto questo io non ve lo so spiegare, non so perché il videogioco mi tiri fuori tutto questo. Eppure c’è qualcosa in alcune creazioni, che va aldilà del mero “giocare”. Ci sono titoli che ci fanno sentire a casa e ci fanno sentire al sicuro all’interno di un mondo fatto di poligoni e texture. Ma forse sono solo l’ultimo dei romantici dell’epoca post-moderna, e romanticizzo troppo un media che è anche mero business.

Eppure io sto scrivendo queste cose e tu le stai leggendo.

TELOCONSIGLIO

Ok! Metto le mani avanti, io non vorrei risultare sempre ripetitivo e soprattutto fissato con le cartine. Però però però, io so che alcuni che mi leggono hanno determinati interessati. Dato che proprio ieri sono riuscito a mettere le mani su un prodottino niente male.

In edicola infatti potete trovare il nuovo album di figurine panini dedicato al mondo di Dungeons & Dragons. Sulle figurine negli ultimi anni sono sempre stato molto scettico soprattutto per via del fatto che nella maggior parte dei casi si tratta di illustrazioni bruttissime e soggetti che non sono di mio interesse.

Questo di D&D ha suscitato da subito il mio interesse però. A partire dall’album stesso, in versione brossurata e con un botto di illustrazioni all’interno. Inoltre in ogni pagina ci sono spiegazioni del mondo di gioco e soprattutto la cosa più carina, e che a partire dall’album potrete anche creare una storia con cui puoi giocare con gli amici.

Le figurine invece sono davvero ottime, illustrazioni fatte apposta per l’album e soprattutto davvero interessanti anche come stile. Vi lascio anche il link se volete acquistarlo online.

https://www.panini.it/shp_ita_it/dungeons-dragons-collector-s-quest-starter-pack-panini-005145spci-it08.html (Öffnet in neuem Fenster)

//RASSEGNA STANCA

Qualcuno già ha vinto il Game of the year (Öffnet in neuem Fenster)
Quindi tornano le console portatili? (Öffnet in neuem Fenster)
Yoshi, ci mancherai (Öffnet in neuem Fenster)

//LE USCITE DELLA SETTIMANA

Questa settimana sono usciti:
-Ravenswatch (PS5)
-Nine Sols (Game Pass)

Chiacchiere e Pad #59

“God Did Not Plant The Seeds Of This Arcadia... I Did”
-Andrew Ryan, Bioshock


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