Newsletter #40 - Unire e dividere, storie di ponti e muri
“Ovunque nel mondo, in qualsiasi posto il mio pensiero vada o si arresti, trova fedeli e operosi ponti, come eterno e mai soddisfatto desiderio dell'uomo di collegare, pacificare e unire tutto ciò che appare davanti al nostro spirito, ai nostri occhi, ai nostri piedi, affinché non ci siano divisioni, contrasti, distacchi”. Ivo Andrić
Il 9 novembre 1989 veniva abbattuto il Muro di Berlino e di lì a breve sarebbero crollate, una dopo l’altra, tutte le repubbliche popolari dell’Est Europa. Quattro anni dopo, il 9 novembre 1993, sotto i colpi dell’artiglieria crollava il secolare Ponte Vecchio di Mostar e con esso veniva messa in discussione la convivenza, la fratellanza, l’unità delle genti della città.
Con questa newsletter abbiamo provato a raccontare questi due artefatti umani: l’uno pensato per dividere, l’altro per unire. Croazia, Moldova, Germania orientale, Georgia, confine polacco-bielorusso e quello orientale italo-sloveno, Bulgaria, Kosovo. Non vi resta che mettervi comodi, noi vi auguriamo come sempre: buona lettura!
Il muro di Gorizia, cortina di ferro d’Italia
Se si dovesse eleggere un oggetto a simbolo della Guerra fredda, della cortina di ferro e delle divisioni da essa causate, il pensiero correrebbe immediatamente a Berlino. In pochi ricorderebbero invece il suo corrispettivo e antesignano italiano: il muro di Gorizia.
(Abre numa nova janela)Perché ci sono dei ponti italiani a Tbilisi?
A Tbilisi ci sono due ponti che, sebbene costruiti in epoche e stili diversi, presentano una caratteristica comune: sono entrambi stati progettati da architetti italiani. Andiamo a vedere la loro storia.
Un muro anti-migranti divide la Polonia dalla Belarus’
Nell’estate 2021, la Belarus’ invita migliaia di migranti, solo per poi costringerli di forza ad entrare illegalmente in Polonia e Lituania, e quindi nell’Ue. Il governo polacco decide di prendere una decisione drastica: un muro di 5 metri e mezzo di cemento e filo spinato.
Di ponti reali e simbolici in Moldova: da Eiffel al “Ponte di Fiori”
Pur essendo una terra attraversata da due grandi fiumi, la Repubblica Moldova non è famosa per i suoi ponti, anche se ce ne sono almeno due dei quali vale la pena parlare, uno reale e uno simbolico, ovvero il Ponte Eiffel e il “Ponte di Fiori”.
La prima partita dopo la caduta del Muro di Berlino
L’11 novembre 1989 si giocò a Berlino la prima partita di calcio dopo la caduta del Muro che per tanti anni aveva diviso la città. In un clima surreale si affrontarono Hertha Berlino-Wattenscheid e questa è la storia di quell’incontro.
(Abre numa nova janela)Pelješac: il ponte che aggira uno Stato
La curiosa storia di un ponte che, dopo 300 anni, ha collegato la regione di Dubrovnik al resto della Croazia, aggirando la striscia di terra in territorio bosniaco nota come “corridoio di Neum”.
Il Ponte del Diavolo: fra miti e leggende della Bulgaria meridionale
Nella Bulgaria meridionale, tra la catena montuosa del Rodopi e l'impetuoso fiume Arda, si trova l'antico Ponte del Diavolo. La sua costruzione risalente al passato ottomano del paese, è avvolta da tante misteriose e oscure leggende...
A guardia del ponte sull’Ibar. Storie da Kosovska Mitrovica
A Mitrovica il ponte sul fiume Ibar è guardato a vista dalle forze kosovare e dai Carabinieri italiani in missione di pace. Divide il sud dal nord della città, la parte a maggioranza albanese da quella serba.
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