Newsletter #35 - 🍻 Storie di birre oltre il meridiano 13 🍺
“Chiunque produrrà birra di cattiva qualità sarà preso con la forza e gettato nel letame” (Editto della città di Danzica, XI secolo)
Stando a più studi, la birra risulta essere la bevanda alcolica più consumata al mondo, nonché una delle più antiche. Il leader ineguagliabile (per produzione e consumo), difficile da destituire, rimane ancora oggi la Repubblica Ceca. Restringendo il campo al nostro meridiano 13 est, troviamo però oggi diversi paesi e culture che apprezzano alquanto questa bibita schiumosa, la producono, la esportano e la consumano a fiumi.
Ricca di tradizioni e storie sorprendenti che regalano ai più curiosi intrighi degni di una soap-opera sudamericana su produzione, ricette segrete e bevitori incalliti, al pari di altre bevande (alcoliche e non) la birra stimola le nostre papille gustative e produce tutta una serie di effetti sensoriali singolari. Questa nuova newsletter vuole accompagnarvi proprio alla scoperta di questi sapori inebrianti tra birrifici, monaci trappisti, canti e tradizioni birrose nei luoghi dove si pensa che la birra arrivi sempre e solo seconda a una rakija o una vodka (Abre numa nova janela).
Non è la birra una santa libagione di sincerità? La pozione che dissipa ogni ipocrisia, ogni sciarada di belle maniere? Una bevanda che non fa altro che incitare i suoi seguaci a urinare in tutta innocenza, ad aumentare di peso in tutta franchezza. [Milan Kundera, 1929-2023]
Chi ha letto un po’ di romanzi russi del Novecento non avrà potuto non incontrare un riferimento alla birra Žiguli, leader indiscussa tra le bevande sovietiche. Eppure, non esisteva soltanto questa tipologia di birra in Urss, come racconta Martina Napolitano in questo piccolo approfondimento. Dopo il collasso dell’Urss, tra i vari stabilimenti, se ne impose in particolare uno sul mercato interno e, ben presto, globale: la Baltika, che recentemente, sullo sfondo della guerra, è stata inaspettatamente nazionalizzata.
A quanti di voi suonano familiari questi nomi: Černihivs’ke, Zakarpats’ke, L’vivs’ke, Pravda? Non si tratta di squadre di calcio o regioni, ma di alcune delle marche più famose di birra ucraina, che qualcuno di voi ha magari avuto l’occasione di assaggiare in loco o al di fuori del confine blu-giallo. Con storie, caratteristiche e provenienze ben diverse, una cosa però le accomuna oggi: l’arrivo della guerra, che ha inevitabilmente cambiato le carte in tavola per l’intero mercato della birra ucraina.
La Georgia è nota per il suo vino. Ma nelle regioni montuose più remote del paese, laddove la viticoltura non è possibile, si produce una bevanda simile alla birra, la Aludi, a cui si legano riti e tradizioni antichissimi.
Lo sapevate che la birra analcolica è molto gettonata? La storia della produzione di birra analcolica in Germania è cominciata a inizio anni Settanta, con la marca AUBI, prodotta nella Repubblica Democratica Tedesca.
Che ci crediate o meno, sono stati i monaci trappisti a produrre per la prima volta birra a Banja Luka: l’ormai famosa Nektar è figlia di questa tradizione. Il birrificio fu una novità assoluta per la regione, tanto che il suo prodotto (la birra) venne utilizzato addirittura per curare gli alcolisti da rakija!
In tanti potrebbero sorprendersi del fatto che la Lituania abbia un’antica tradizione birraia che si interseca con la storia pagana del paese. Nei secoli, gli avvicendamenti sul suolo lituano hanno contribuito a dar vita all’unicità di queste birre, che attualmente sono prodotte con una grande varietà di stili.
Durante i mesi dell’assedio, tra le varie difficoltà materiali che i sarajevesi dovettero affrontare, c’era quella di reperire acqua potabile. Per fortuna, il birrificio di Sarajevo ha al suo interno una sorgente d’acqua, una delle uniche fonti di acqua potabile per tutta la città sotto assedio.
Traducibile come “birra calda”, riproponiamo la grzane piwo, l’alternativa polacca al vin brulè in grado di stupire palati come i nostri e poco inclini all’idea di birre invernali e speziali. Andiamo a scoprire di cosa si tratta e come viene preparata in compagnia di Maria Savigni.
Direttamente dalle terre lituane, concludiamo queste letture con una raccolta di canzoni sul tema di questa newsletter che travolgerà non pochi animi, baltici o meno che siano: la birra. Į sveikatą!
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