Newsletter #49 - 🎥 Gli Oscar di Meridiano 13 🍿
And the Oscar Goes To…
Manca poco alla notte dell’anno più attesa dai cinefili in tutto il mondo. Purtroppo quest’anno il cinema da oltre il meridiano 13 è rappresentato agli Oscar esclusivamente dal documentario 20 days in Mariupol (Opens in a new window).
(Opens in a new window)Per premiare un’area geografica che ha prodotto e continua a produrre capolavori cinematografici senza tempo, in redazione abbiamo deciso di assegnare i nostri personalissimi Oscar, ovvero di raccontarvi una serie di film che, a nostro avviso, meritano di essere visti.
Non abbiamo seguito criteri precisi, abbiamo scritto di pellicole provenienti da luoghi ed epoche diverse da noi particolarmente amate. Speriamo che le nostre scelte vi siano di ispirazione.
Calano le luci, silenzio in sala, buona visione lettura!
Šterkijada, quando la libertà è una necessità dai risvolti amari
Šterkijada è uno dei film più apprezzati e discussi in Slovenia negli ultimi mesi. Tratta di una storia vera che ha come protagonista il velista Jure Šterk, scomparso tragicamente nell’Oceano Indiano durante una dei suoi viaggi. Il figlio del velista, il regista Igor Šterk, ne ha raccontato la storia sull’omonima pellicola, mettendo in risalto le dinamiche familiari, magistralmente rappresentate dagli attori.
Jakob il Bugiardo, quando la DDR andò agli Oscar
Il 28 marzo 1977 l’attrice statunitense Pear Bailey annunciava il vincitore del Premio Oscar per la categoria “Miglior film straniero”. Il premio andò a La Victorie en chantant, coproduzione tra Costa d'Avorio e Francia, diretta da Jean-Jacques Annaud. Tra le pellicole nominate, c'era Jakob der Lügner (Jakob il bugiardo), unico film della Repubblica Democratica Tedesca a essere candidato all'Oscar. Ecco la sua storia.
Blaga’s lessons, le lezioni bulgare di Stephan Komandarev
Paragonata a Fargo e Breaking bad, l’ultima pellicola di Stephan Komandarev ha trionfato alla scorsa edizione del Festival cinematografico di Karlovy Vary. Il film racconta la piaga delle truffe telefoniche in Bulgaria, di cui spesso sono vittime gli anziani. Blaga, rigida e ineccepibile insegnante in pensione, perde in questo modo tutti i suoi risparmi. È l’inizio di una discesa agli inferi, il cui fondo è però ancora lontano dall’essere toccato.
L’Infanzia di Ivan di Andrej Tarkovskij, una condanna alle atrocità e agli orrori della guerra
Questo film resta ancora oggi uno dei più grandi capolavori del cinema moderno. Fra gli elogi e il Leone d’oro al Festival del cinema di Venezia, e le accuse di formalismo e decadentismo, in difesa della pellicola si schierò allora anche Jean-Paul Sartre, che in una lettera aperta sulle pagine de L’Unità, evidenziò il genio e la maestria del giovane regista. Un film estremamente attuale e ancora in grado di stupire, che lancia un messaggio: il ripudio e la condanna alla guerra.
Chłopi e non solo: come i contadini riconquistano la Polonia
In una newsletter di Meridiano 13 sugli Oscar, il nostro Oscar non poteva esimersi dal dire la sua. Stiamo parlando naturalmente di Oscar Luigi Guccione, che ha scelto di raccontarci di Chłopi, il film dipinto di DK e Hugh Welchman candidato agli Oscar dalla commissione polacca. I protagonisti della storia? I contadini del 1800. Ma anche quelli del 2024…
Waterloo, una storia di genio e follia
17mila soldati usati come comparse, due colline spianate, chilometri di strade e tubature costruiti e una quantità innumerevole di cavalli morti. Tutto questo e molto altro in Waterloo di Sergej Bondarčuk. Qual è stato il risultato di tutti questi sforzi? Vediamolo insieme.
Cent’anni di Paradžanov: la diversità etnolinguistica nella poesia dei suoi film
In occasione del centenario dalla nascita del regista Sergej Paradžanov (lo scorso 9 gennaio), Giustina Selvelli ci ha accompagnato passo passo attraverso l’affascinante cosmo poetico dei suoi film e della sua biografia, dove arte e vita sono indissolubilmente legate.
Cosa abbiamo visto al Trieste film festival
In quanto media partner del Trieste Film Festival, vi abbiamo raccontato cinque film che abbiamo visto durante l’appuntamento dedicato al cinema dell’Europa centro di quest’anno.
Il nuovo film de “Il maestro e Margherita”
Lo storico Giovanni Savino dice la sua sull’ultima trasposizione cinematografica de Il Maestro e Margherita, uscita di recente in Russia e fonte di controversie.
Ti sei perso le newsletter precedenti? Puoi recuperarle qui (Opens in a new window)!
Se vuoi conoscerci meglio e scoprire chi siamo o se pensi che stiamo facendo un buon lavoro e vuoi sostenerci, qui trovi maggiori informazioni su di noi (Opens in a new window).
Seguici anche su Facebook (Opens in a new window) / Telegram (Opens in a new window) / Instagram (Opens in a new window).